Aggressione razzista alla Festa dei Gigli di Villaricca: 18enne malese picchiato dal branco

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Una rissa (Foto LaPresse - Claudio Furlan)

VILLARICCA – Doveva essere una serata di festa, di musica e tradizione popolare. Invece, martedì sera, nel cuore della festa dei gigli,
Villaricca si è ritrovata teatro di un episodio che ha scosso la coscienza di tutti: un 18enne di origini malesi, ospite di una casa famiglia e impegnato come volontario per l’organizzazione dell’evento, è stato aggredito brutalmente da un gruppo di persone. Secondo le prime
ricostruzioni, il giovane sarebbe stato accerchiato e colpito in più momenti, senza apparente motivo. Soccorso immediatamente dai sanitari del 118, è stato medicato: per lui una prognosi di sette giorni, conseguenza delle percosse ricevute. Sul posto sono intervenuti i carabinieri
della stazione di Villaricca, che hanno immediatamente avviato le indagini.

Al momento si lavora per ricostruire con precisione la dinamica dell’aggressione e il movente che ha spinto il gruppo a colpire il ragazzo, oltre che per identificare i responsabili. Le forze dell’ordine non escludono alcuna pista: dall’atto di bullismo gratuito al gesto a sfondo discriminatorio. Anche perché, nella zona del Giuglianese, si sarebbero già verificate aggressioni a sfondo razzista. Quel che è certo è che l’episodio ha gettato un’ombra cupa su una manifestazione che da sempre è simbolo di coesione e socialità per l’intera comunità. Durissima la presa di posizione del sindaco Franco Gaudieri, ex giudice del Tar di Salerno, che ha voluto lanciare un messaggio immediato di vicinanza e fermezza: “Un’aggressione vile, la comunità è da sempre improntata alla solidarietà e all’accoglienza. Auspichiamo massima collaborazione da parte dei cittadini per le indagini. Ci auspichiamo che le forze dell’ordine identifichino al più presto l’aggressore. Siamo vicini al ragazzo.
E’ nostra ferma intenzione invitarlo al Comune. L’accoglienza deve essere valore fondante del territorio”. Parole che cercano di spegnere
sul nascere il rischio che un episodio violento e ingiustificato possa gettare discredito su un paese che, storicamente, si è distinto per la capacità di accogliere chi arriva da fuori.

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