San Cipriano d’Aversa, stesa nella notte in corso Umberto I: gli spari a pochi passi da un bar

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Il tratto di Corso Umberto a San Cipriano d'Aversa dove sono avvenuti gli spari

SAN CIPRIANO D’AVERSA – Si torna a sparare nell’Agro aversano. Nella notte tra lunedì e martedì, alcuni colpi di pistola hanno interrotto la quiete di corso Umberto, la strada che collega Casal di Principe a San Cipriano d’Aversa. Il raid si è consumato all’altezza di un rivenditore di sigarette elettroniche e di un bar.

L’allarme è scattato solo al mattino, quando sul posto sono arrivati i carabinieri del reparto territoriale di Aversa per i rilievi. Restano ancora da chiarire i motivi alla base della sparatoria. Tra le ipotesi al vaglio degli investigatori c’è quella di un collegamento con una rissa scoppiata poche ore prima nei pressi di un bar della zona.

Alcuni dei partecipanti, secondo una prima ricostruzione, sarebbero tornati sul posto per esplodere i colpi a scopo dimostrativo e intimidatorio. Un’ipotesi, questa, che resta al momento sotto esame. Negli ultimi mesi l’Agro aversano è stato teatro di diversi episodi di fuoco, in gran parte ricondotti a dinamiche di matrice camorristica.

Nel giugno dello scorso anno un raid di proiettili in piazza Mercato a Casal di Principe fu attribuito alla banda rivale di Emanuele Libero Schiavone, figlio del capoclan Francesco Sandokan, che appena scarcerato tentava di riprendere il controllo dello spaccio di droga, chiedendo a un gruppo legato ai Bidognetti di farsi da parte. Nella stessa circostanza, un’altra ‘stesa’ fu registrata a San Cipriano, nei pressi dell’abitazione di Francesco Reccia, figlio del boss Oreste e ritenuto vicino a Schiavone. Più di recente, a Villa Literno, Mario Iavarazzo sparò con un fucile mitragliatore una raffica di colpi davanti a un bar. Spostandosi verso l’Atellano, a Orta di Atella a finire nel mirino è stato lo studio legale degli avvocati Arena. Episodi tra loro distinti (non hanno collegamenti) ma che dimostrano come armi e violenza restino purtroppo una presenza co stante sul territorio. Una scia di fatti che gli investigatori continuano a monitorare con attenzione, raccogliendo
elementi utili a prevenire nuove recrudescenze criminali e a spegnere sul nascere pericolose escalation.

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