Secondigliano, il gruppo dei Cancello conquista la roccaforte della Vanella Grassi

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Gaetano Angrisano e Salvatore Petriccione

NAPOLI – La tensione è alta nel quartiere di Secondigliano. Gli investigatori registrano fibrillazioni tra le cosche. Il gruppo dei Cancello ha cacciato la Vanella Grassi dalla roccaforte storica al Lotto G in via Antonio Labriola. I vanelliani spodestati, ma senza provocare una guerra. Per gli inquirenti significa una cosa: che gli ex Scissionisti degli Amato-Pagano sono ora più forti, almeno in questa zona. Il gruppo dei Cancello si è distaccato dagli Amato-Pagano, ma è confluito nel nuovo maxi clan del Quartiere 167. Con ogni probabilità la mossa vincente, che ha permesso alla paranza di avanzare nel bunker della Vanella, senza provocare reazioni violente della fazione, un tempo guidata da Salvatore Petriccione detto il marinaio e da Gaetano Angrisano. Il gruppo dei Cancello oggi è autonomo, ma è comunque da considerare una ex ‘costola’ scissionista. Conosce bene la zona dei Sette Palazzi.

Non è tutto. Gli stessi scissionisti si sono spartiti il territorio, almeno sulla carta: i Pagano sono di stanza a Melito e gli Amato nella zona di Mugnano. Va detto, non sono rivali. Ma non formano più un unico ‘cartello’. Il quartiere Secondigliano è stato teatro di una escalation di tensione anche tra i due clan storici, i Di Lauro e la Vanella Grassi, a un passo da una violenta faida. Lo scontro armato è stato innescato da quello che viene definito un affronto inaccettabile da parte della fazione vanelliana più giovane. La scintilla è scoccata in una sala da barbiere, dove un esponente dei Di Lauro ha rimproverato tre giovani della Vanella Grassi (tra i 20 e i 25 anni) per il loro comportamento. Hanno reagito a muso duro. Da qui le forti tensioni.

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