NAPOLI – Il programma del centrosinistra sarà anche “condiviso”, come dichiarato ieri da Roberto Fico, ma il tetto alle liste e il codice etico fanno registrare malumori nella coalizione. Il limite massimo di 8 sigle chiesto da Fico in pratica dimezzerebbe le 15 componenti della coalizione che ha vinto 5 anni fa (11 fra queste hanno fatto eleggere consiglieri). Il gruppo di Azione, reduce da un incontro con Fico, ha annunciato (con una nota firmata da Giuseppe Sommese, che ha rappresentato il partito nel summit con il candidato presidente) una lista con Più Europa, Liberaldemocratici, i cattolici di Per e il Cdu di Raimondo Pasquino. Ed è vero che in questo modo si riuniscono alcune componenti, ma questa lista sarebbe la nona rispetto alle sigle ipotizzate informalmente dopo l’incontro del 15 settembre, a meno che non si proceda ad accorpamenti. Intanto, il consigliere di Azione Luigi Cirillo ha annunciato ufficialmente la sua adesione al gruppo consiliare socialista, scelta che “nasce dall’esigenza di dare coerenza e forza a un percorso comune tra repubblicani e socialisti, che trova in Avanti Campania la sua casa naturale. Un grazie al segretario regionale Michele Tarantino per la chiarezza con cui sta guidando questa fase e al segretario nazionale Enzo Maraio per la visione inclusiva che ha saputo proporre: non un accordo di sigle, ma un progetto politico che guarda avanti, aperto ai moderati, ai cattolici, ai liberali, alla società civile e alle nuove energie”. Scontata la candidatura nella lista Avanti.
“Se qualcuno – aggiunge Cirillo – non ha una casa politica, può collocarsi in una lista”, senza quindi il bisogno di crearne di nuove. Anche perché e questo lo ha notato anche Clemente Mastella – non si sa chi abbia davvero le liste pronte. “Noi le stiamo finendo dice Cirillo – per Napoli siamo a buon punto e nelle altre province il lavoro è pratica- mente chiuso”. Intanto, fanno discutere anche i criteri del codice etico, che taglierebbero fuori diversi aspiranti. Ieri Fico è intervenuto sul punto, dichiarando: “Meno saranno i partiti politici e le liste che presentano casi che possano essere spinosi e meglio sarà. Sappiamo che molti credono che ci siano colpevoli solo con il rinvio a
giudizio e con l’avviso di garanzia, ma noi abbiamo anche una responsabilità collettiva come classe politica di fare un percorso migliore di prudenza verso l’elettorato, che va rispettato. E’ un ragionamento molto semplice, non si vuole attaccare nessuno, non ce l’ho
con nessuno, è però un percorso chiaro e trasparente”. E quello di ieri è stato l’ultimo giorno di votazioni nei circoli del Pd per l’elezione del segretario e dell’assemblea regionale del partito.
Le operazioni di voto si sono aperte giovedì 25 settembre. Da regolamento, gli iscritti devono esprimersi sulle piattaforme politico-programmatiche e sulle candidature alla carica di segretario regionale. Di fatto, si esprimeranno sulla candidatura unica a segretario del Pd Campania di Piero De Luca. Il deputato dem, figlio del presidente della Regione, ha votato ieri mattina. “Si apre una fase importante per l’intera comunità democratica, per rilanciare e rafforzare insieme il nostro partito, per costruire un Pd sempre più vicino alle persone e ai territori. La stiamo affrontando con spirito unitario e costruttivo, con senso di responsabilità, in un momento storico così delicato e consapevoli delle sfide complesse che abbiamo davanti in Regione e nell’intero Paese”, scrive il parlamentare sui social.