NOME E FOTO. Urtato da una trave, operaio di Torre Annunziata muore sul colpo

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Francesco De Simone

TRECASE – La giornata mondiale per il lavoro dignitoso, che avrebbe dovuto essere un momento di riflessione e impegno per garantire
condizioni sicure e rispettose per tutti i lavoratori, si è trasformata in un nuovo, tragico bollettino di guerra sul fronte della sicurezza sul lavoro. Due gravi incidenti si sono verificati ieri in provincia di Napoli, uno dei quali purtroppo mortale. Il primo dramma si è consumato a Trecase, in provincia di Napoli, dove ha perso la vita Francesco De Simone (nella foto), carpentiere di 61 anni originario di Torre Annunziata.

L’uomo stava lavorando in un cantiere per la ristrutturazione esterna di una villetta in via Capitano Rea. Secondo le prime ricostruzioni, era impiegato in nero, senza regolare contratto né tutele. Mentre si trovava all’esterno dell’edificio, è stato colpito alla testa da una trave in muratura precipitata dal primo piano, per cause ancora in corso di accertamento. L’impatto è stato fatale: De Simone è deceduto sul colpo.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia locale, che hanno subito disposto il sequestro del cantiere, mentre la Procura di Torre Annunziata ha sequestrato la salma per l’autopsia, al fine di chiarire le dinamiche dell’incidente e verificare eventuali responsabilità penali. Lavorava senza contratto, in un contesto privo di sicurezza, e il suo nome si aggiunge tristemente alla lunga lista di vittime di un sistema che ancora oggi troppo spesso ignora i diritti e la sicurezza di chi lavora. Un secondo grave episodio si è verificato poche ore dopo a Nola, all’interno del centro commerciale Vulcano Buono. Qui, in un magazzino in fase di allestimento per l’apertura di un nuovo punto vendita, un operaio di 53 anni, originario della provincia di Foggia, è precipitato da un’impalcatura mentre montava una scaffalatura. La caduta da circa due metri di altezza gli ha provocato gravi traumi. Immediato l’intervento del 118, che ha trasportato l’uomo prima all’ospedale di Nola e successivamente al Presidio Ospedaliero del Mare di Ponticelli, dove è attualmente ricoverato in condizioni critiche. In questo caso sono intervenuti i carabinieri e il personale del servizio sicurezza ambienti di lavoro dell’ASL Napoli 3 Sud.

Una parte dell’impalcatura è stata posta sotto sequestro, mentre sono in corso gli accertamenti per stabilire il rispetto delle normative sulla sicurezza. Due episodi che fanno male, ancor più perché avvenuti proprio il 7 ottobre, giornata mondiale istituita per ricordare l’importanza del lavoro dignitoso, sicuro, regolare. Una ricorrenza che, almeno in Italia, suona sempre più come un’amara beffa. Secondo i dati INAIL, solo nei primi sei mesi del 2025 si sono registrati oltre 400 morti sul la- voro, un numero che racconta di una strage silenziosa e quotidiana, troppo spesso ignorata. E mentre le istituzioni ribadiscono l’importanza della prevenzione e del rispetto delle regole, nei cantieri, nei magazzini e nelle fabbriche continua a mancare ciò che dovrebbe essere scontato: la tutela della vita umana.

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