I NOMI. Spaccatura nella mala flegrea, due uomini gambizzati in strada a Quarto

365

QUARTO – Due uomini, entrambi legati a dinamiche criminali note, sono finiti in ospedale con ferite d’arma da fuoco. Le indagini disegnano uno scenario di crescente tensione, con il confine tra Marano e Pozzuoli di nuovo teatro di una possibile guerra di quartiere per il controllo territoriale. Non è stata una notte come le altre nel silenzio teso di Quarto, ma l’ennesimo inquietante segnale di una frizione sotterranea che sta venendo alla luce attraverso il linguaggio più brutale: quello degli spari. In città è in corso un’escalation di violenza. La sequenza degli eventi è stata rapida e chirurgica. I carabinieri della tenenza di Quarto hanno ricevuto il primo allarme dall’ospedale di Pozzuoli,
dove si era presentato un uomo di 34 anni, del posto, con ferite d’arma da fuoco alle gambe. Quasi in contemporanea, a poca distanza, l’attenzione si è spostata al pronto soccorso del San Paolo di Napoli, dove un 40enne era arrivato con un proiettile conficcato alla gamba sinistra. L’identità dei feriti ha immediatamente orientato le indagini verso la pista della criminalità organizzata, smentendo ogni possibile scenario casuale. Il 34enne ricoverato a Pozzuoli è Mario Verde, 35 anni, nome non nuovo alle forze dell’ordine e ritenuto un elemento vicino alla storica organizzazione criminale degli Orlando-Polverino, clan con radici profonde a Marano e Quarto.

L’uomo è stato trattenuto in ospedale, ma le sue condizioni non destano preoccupazione per la vita. Il secondo ferito, dimesso invece
con una prognosi di 21 giorni, è stato identificato in Pasquale Catuogno, 40 anni, noto con il soprannome significativo di “Dragon Ball”. Anche Catuogno è ritenuto dalle fonti investigative vicino agli ambienti del clan maranese. Entrambi hanno provato a sviare le indagini. La versione fornita, ritenuta dagli inquirenti “poco veritiera”, è stata la stessa, quasi a ribadire un codice di omertà: sarebbero stati vitti- me di una rapina. Una tesi che non regge di fronte alla dina- mica dei fatti, suggerendo invece un chiaro avvertimento o un agguato mirato. La vera chiave di lettura di questi colpi di pistola risiede nel luogo: Quarto. Storicamente, questa città rappresenta una zona di confine e di frizione cruciale, un’area grigia in cui si intersecano gli interessi criminali delle cosche radicate a Marano e quelle con base a Pozzuoli. Un crocevia di traffici illeciti, dall’usura all’estorsione, che ciclicamente si infiamma.

Fonti investigative confermano che il territorio di Quarto è nuovamente attraversato da nuove tensioni tra gruppi locali. L’equilibrio precario, mantenuto per un periodo, sembra essersi spezzato. I due ferimenti ravvicinati, avvenuti probabilmente nello stesso contesto e a breve distanza, vengono interpretati come un inequivocabile messaggio, un atto di forza per rinegoziare o rivendicare il controllo su precise piazze o affari illeciti. L’ipotesi è quella di una vera e propria escalation di violenza, con gruppi emergenti o in rotta di collisione che tentano di scalzare le vecchie gerarchie o di conquistare nuove fette di territorio. Le indagini ora mirano a chiarire non solo l’esatta dinamica e il luogo preciso degli spari, che i feriti hanno taciuto, ma soprattutto il movente più profondo che ha innescato questa ondata di piom- bo, facendo temere un ritorno a faide passate.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome