“(Non) Andrà tutto bene”: al Salone Borbonico di San Nicola la Strada un viaggio tra fragilità e rinascita con il romanzo di Anna Faiola

L'appuntamento del 14 novembre con gli interventi di Alessia D'Andrea e Federica Iucchesino di Rain Arcigay Caserta, Martina De Simone, la dottoressa Ludovica Fronzino e le letture di Francesco Ruggiero

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C’è qualcosa di magico quando una città si riempie di parole, quando la cultura si fa incontro, quando le storie diventano un ponte tra generazioni. È quello che accadrà venerdì 14 novembre, alle ore 19:00, nel suggestivo Salone Borbonico di San Nicola la Strada, dove ci sarà la presentazione del romanzo “(Non) Andrà tutto bene” di Anna Faiola, edito da Scatole Parlanti.

Un titolo che suona come una promessa a metà, sospesa tra paura e speranza – proprio come la vita, d’altronde. Il romanzo segue la storia di Carlo, un trentenne che vive alla giornata, quasi rassegnato alla propria mediocrità, finché un messaggio misterioso non lo spinge a rimettere tutto in discussione. Da lì parte un viaggio fatto di incontri, cambiamenti e rinascite, un cammino che invita a credere ancora nella luce, anche dopo la tempesta.

Ma la serata non sarà solo una presentazione letteraria: sarà un momento di riflessione e di condivisione. Gli interventi di Alessia D’Andrea e Federica Iucchesino di Rain Arcigay Caserta, insieme a Martina De Simone e alla dottoressa Ludovica Fronzino, porteranno l’attenzione su temi importanti come la violenza di genere e il valore della diversità. A dare voce ai personaggi e alle emozioni del romanzo ci penserà l’attore sannicolese Francesco Ruggiero, con i suoi reading che promettono di coinvolgere e commuovere il pubblico. A moderare l’incontro sarà Gianluca Feola.

L’evento, organizzato da Carmen Nuzzo ed Enrica Graziano di C’amma Fa Caserta x Altrove e dalla Pro Loco di San Nicola la Strada, con il supporto del Comune e della casa editrice Scatole Parlanti, è a ingresso gratuito. Un’occasione preziosa per incontrare l’autrice, farsi firmare una copia e, soprattutto, lasciarsi ispirare.

In un’epoca in cui i giovani spesso sembrano distanti dalla cultura, momenti come questo ricordano quanto sia importante continuare a seminare bellezza, curiosità e passione. Perché la cultura non è solo un passatempo, ma una bussola che ci aiuta a capire chi siamo e dove vogliamo andare. E magari, proprio come Carlo, a scoprire che sì – anche se non sempre “andrà tutto bene” – c’è sempre un modo per ricominciare.

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