SOMMA VESUVIANA – Domenica sera di sangue. Poco dopo le 22, una richiesta di intervento ha raggiunto la centrale operativa dei carabinieri: due persone erano state ferite con un’arma da taglio all’interno del parco San Sossio. Quando le pattuglie della stazione locale e del nucleo radiomobile di Castello di Cisterna sono arrivate sul posto, la situazione è apparsa subito complessa. A terra c’erano un uomo di 45 anni, Salvatore Gatto, e suo figlio Gianluca, 26 anni, entrambi sanguinanti e in evidente stato di choc. I primi soccorsi sono stati immediati. Il padre, ferito ma cosciente, è stato affidato ai sanitari e trasferito all’Ospedale del Mare, dove è stato medicato e dimesso nel giro di poche ore. Le sue condizioni, pur serie, non hanno destato particolare allarme. Diverso invece il quadro clinico del figlio: Gianluca, colpito con maggiore violenza, è stato portato d’urgenza al Cardarelli, dov’è stato ricoverato; le ferite richiedono un monitoraggio
costante e gli specialisti si riservano di valutare la prognosi nelle prossime ore.
Al momento, nonostante la gravità, non sarebbe in pericolo di vita. Le indagini, intanto, si stanno concentrando su un aspetto che resta ancora poco chiaro: la dinamica dell’aggressione. L’allerta è partita dal parco San Sossio, ma gli investigatori non escludono che l’accoltellamento possa essere avvenuto altrove e che i due uomini, una volta feriti, abbiano cercato riparo proprio in quell’area. Nelle
prime ricostruzioni fornite dai militari non emergono ancora elementi certi in grado di chiarire con precisione dove e come sia maturata la violenza Il lavoro degli inquirenti pro- segue su più fronti. Da un lato, si stanno ascoltando i testimoni che potrebbero aver notato movimenti sospetti prima o dopo l’aggressione.
Dall’altro, sono al vaglio le registrazioni delle telecamere presenti nei pressi del parco e nelle strade limitrofe. Le immagini potrebbero rivelarsi decisive per individuare l’aggressore o, quantomeno, per ricostruire gli spostamenti delle vittime nelle ore precedenti. Resta ignoto anche il movente. Nessuna ipotesi viene esclusa: si potrebbe trattare di una lite degenerata, di un regolamento di conti o di un episodio improvviso maturato senza pre avviso. Gli investigatori stanno approfondendo la vita delle due vittime, le loro frequentazioni e gli ultimi contatti avuti prima dei fatti. Nel quartiere prevale il senso di inquietudine. L’idea che un aggressore armato possa essersi allontanato senza
lasciare tracce certe alimenta la preoccupazione di residenti e commercianti della zona. Le forze dell’ordine, consapevoli dell’impatto che un episodio del genere ha sulla popolazione, stanno presidiando il territorio e intensificando i controlli serali. Le prossime ore saranno cruciali per delineare un quadro più chiaro.


















