CASAL DI PRINCIPE (CE) – Un doppio fronte di illegalità, ambientale ed economica, è stato smantellato questa mattina dai Carabinieri della Stazione di Casal di Principe. Al termine di un’accurata attività ispettiva, i militari dell’Arma hanno posto sotto sequestro penale un’intera carrozzeria e denunciato a piede libero il titolare, un uomo di 58 anni del posto, accusato di una serie di gravi reati che vanno dalla gestione illecita di rifiuti speciali al furto aggravato di energia elettrica.
L’operazione, datata 22 novembre 2025, si inserisce in una più ampia strategia di controllo del territorio, finalizzata a contrastare il fenomeno, purtroppo ancora diffuso nell’agro aversano, dello sversamento e del deposito incontrollato di rifiuti. Proprio seguendo le tracce di possibili illeciti ambientali, i Carabinieri hanno concentrato la loro attenzione sull’attività artigianale gestita dal 58enne.
Una volta all’interno dei locali, agli investigatori si è presentato un quadro di totale illegalità. La carrozzeria operava in assenza di qualsiasi autorizzazione necessaria per l’esercizio dell’attività e, soprattutto, per il trattamento dei materiali di scarto. Durante il sopralluogo, è emersa la completa mancanza della documentazione obbligatoria relativa allo smaltimento dei rifiuti, un primo, grave campanello d’allarme che ha spinto i militari ad approfondire i controlli.
L’ispezione ha rivelato che l’intera area era stata trasformata in una vera e propria discarica a cielo aperto. Accatastati senza alcuna precauzione, sono stati rinvenuti numerosi rifiuti speciali, sia pericolosi che non, derivanti direttamente dal ciclo di lavorazione. Tra questi, fusti contenenti oli esausti, filtri, batterie, componenti meccaniche usurate, carcasse di paraurti in plastica e un numero imprecisato di barattoli di vernice, molti dei quali aperti e con residui liquidi. Un mix potenzialmente tossico, abbandonato sul nudo terreno con evidenti rischi di contaminazione del suolo e delle falde acquifere. A rendere la situazione ancora più grave, la scoperta di una cabina adibita alla verniciatura, costruita in modo rudimentale e completamente abusiva, priva di qualsiasi sistema di aspirazione e filtraggio dei fumi, le cui esalazioni venivano disperse liberamente nell’ambiente.
Ma le sorprese non erano finite. Insospettiti dall’assenza di un contatore elettrico regolarmente installato, i Carabinieri hanno richiesto l’intervento di personale tecnico specializzato. Il controllo ha confermato i loro dubbi: l’intera carrozzeria era alimentata tramite un allaccio diretto e fraudolento alla rete elettrica pubblica. Un cavo, abilmente occultato, bypassava completamente il contatore, garantendo all’attività un approvvigionamento di energia a costo zero, a totale discapito della collettività.
Di fronte a un quadro probatorio così schiacciante, i militari hanno proceduto al sequestro penale dell’intera area, sigillando macchinari, attrezzature e l’immobile stesso per impedire la prosecuzione dell’attività illecita. Il titolare 58enne è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Napoli Nord e dovrà ora rispondere delle accuse di gestione e smaltimento illecito di rifiuti speciali e pericolosi, esercizio di attività in assenza delle prescritte autorizzazioni e furto aggravato di energia elettrica. L’operazione odierna conferma l’impegno costante dell’Arma dei Carabinieri nella tutela della legalità e dell’ambiente in un territorio profondamente ferito da decenni di abusi.






















