Doppio colpo in via Ferraris: scende da un’auto rubata per svaligiarne un’altra, arrestato in flagrante

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NAPOLI – Credeva di poter agire indisturbato, in pieno giorno, nel caotico viavai di via Galileo Ferraris. Un piano audace, quasi sfrontato, che prevedeva l’utilizzo di un’auto appena rubata come base per compiere un secondo furto. Ma il suo tentativo è stato stroncato sul nascere dallo sguardo attento di una pattuglia della Polizia di Stato, che lo ha colto in flagranza di reato, ponendo fine alla sua attività criminale. In manette è finito un 38enne napoletano, volto già noto alle forze dell’ordine e con un curriculum criminale che include precedenti specifici per reati contro il patrimonio. Per lui, le accuse sono pesanti: tentato furto aggravato e ricettazione.

La scena si è consumata nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 21 novembre 2025, in una delle arterie più trafficate della zona industriale. Gli agenti del Commissariato Vasto-Arenaccia, impegnati in un servizio di controllo del territorio, stavano percorrendo via Galileo Ferraris quando la loro attenzione è stata catturata da una sequenza sospetta. Un uomo, poi identificato come il 38enne, è sceso da un’autovettura e, con rapidità e apparente professionalità, si è diretto verso un altro veicolo parcheggiato a pochi metri di distanza.

In una manciata di secondi, con un gesto secco e preciso, ha infranto il piccolo deflettore di vetro, si è agilmente introdotto nell’abitacolo e ha iniziato a frugare al suo interno, probabilmente alla ricerca di oggetti di valore o, più verosimilmente, della centralina elettronica, pezzo pregiato sul mercato nero dei ricambi.

I poliziotti, resisi conto di assistere in diretta a un furto, non hanno esitato un istante. L’intervento è stato fulmineo. Hanno bloccato ogni via di fuga e sono piombati sul malvivente, sorprendendolo letteralmente con le mani nel sacco. L’uomo, vistosi scoperto, ha avuto un ultimo, disperato scatto: ha tentato di divincolarsi e darsi alla fuga a piedi, ma la sua corsa è durata solo pochi metri. Bloccato e immobilizzato, è stato immediatamente perquisito. Addosso gli sono stati trovati diversi arnesi atti allo scasso, prova inequivocabile della sua premeditazione e professionalità criminale, elemento che ha fatto scattare l’aggravante per il tentato furto.

Ma il vero colpo di scena doveva ancora arrivare. L’intuito degli agenti li ha spinti a ispezionare anche la prima autovettura, quella da cui il 38enne era sceso poco prima. I sospetti hanno trovato immediata e drammatica conferma: anche quel veicolo presentava il deflettore anteriore destro in frantumi e, all’interno, il computer di bordo era stato letteralmente sradicato dalla sua sede. Un rapido controllo al terminale ha confermato ciò che era ormai evidente: l’auto era provento di un furto avvenuto poco prima.

Il quadro accusatorio si è così completato. L’uomo non solo stava tentando di compiere un furto, ma stava utilizzando un mezzo a sua volta rubato, configurando così anche il reato di ricettazione. Per il 38enne si sono aperte le porte della casa circondariale, dove è stato condotto in attesa di essere messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’operazione testimonia l’incessante attività di prevenzione e repressione dei reati predatori da parte della Polizia di Stato in un’area della città particolarmente bersagliata da questo tipo di crimine.

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