L’ombra del femminicidio a Qualiano: evade per tentare di uccidere la ex, arrestato

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QUALIANO – Una spirale di violenza che poteva culminare nell’ennesima tragedia, nell’ennesimo nome da aggiungere alla luttuosa lista dei femminicidi. Solo la prontezza delle indagini e, forse, un briciolo di fortuna, hanno impedito che la furia omicida di un uomo si abbattesse senza scampo sulla sua ex compagna. Questa notte, a Qualiano, i Carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Giugliano in Campania hanno stretto le manette ai polsi di un 29enne di Calvizzano, già noto alle forze dell’ordine, con le pesantissime accuse di evasione e tentato omicidio.

Il dramma si è consumato nella tarda serata di ieri, 22 novembre 2025, in un luogo che dovrebbe essere sinonimo di svago e serenità: il parco Cerqua. È qui che la vittima, una donna di 35 anni, è stata sorpresa dal suo aguzzino. Secondo una prima, agghiacciante ricostruzione degli inquirenti, l’uomo l’avrebbe attesa nell’oscurità, pianificando un vero e proprio agguato. L’ha raggiunta e l’ha colpita con violenza, ripetutamente, con l’intento di ucciderla. Un’aggressione brutale, scatenata da un rancore che covava da tempo, nonostante le misure restrittive già in atto.

L’aggressore, infatti, non era un uomo libero. A seguito delle denunce per maltrattamenti presentate in passato dalla stessa vittima, stanca di subire un rapporto divenuto un incubo, il 29enne era stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico. Un dispositivo che, evidentemente, non è bastato a frenare il suo proposito criminale. Incurante delle conseguenze e dell’allarme che il suo allontanamento avrebbe generato, ha evaso la misura cautelare per portare a termine il suo piano di morte.

Dopo l’aggressione, l’uomo si è dato alla fuga, lasciando la donna ferita e sotto shock. È stata lei, con un coraggio straordinario, a fornire la prima, fondamentale testimonianza ai Carabinieri intervenuti sul posto. Le sue parole, lucide nonostante il terrore, hanno immediatamente indirizzato i sospetti sull’ex compagno. La conferma definitiva è arrivata poco dopo, grazie a un meticoloso lavoro di analisi delle immagini di videosorveglianza presenti nell’area del parco. I fotogrammi, passati al setaccio dai militari, non hanno lasciato spazio a dubbi, “inchiodando” il 29enne e documentando la sua presenza sul luogo del delitto.

È scattata immediatamente una caccia all’uomo. Le pattuglie dell’Arma hanno battuto a tappeto il territorio tra Qualiano e Calvizzano e, nel giro di poche ore, hanno rintracciato e catturato l’evaso. Per lui si sono aperte le porte del carcere, dove è stato tradotto su disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Ora dovrà rispondere non solo della violazione dei domiciliari, ma anche dell’accusa ben più grave di tentato omicidio. Una tragedia sfiorata che riaccende, ancora una volta, i riflettori sulla piaga della violenza di genere e sull’urgenza di misure sempre più efficaci per proteggere le vittime da uomini che non accettano la fine di una relazione.

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