Rione Don Guanella, il ritorno delle ‘bionde’: maxi-sequestro da 165 kg, due arresti

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NAPOLI – Un andirivieni sospetto, scatole anonime spostate con troppa fretta in un cortile e due volti già noti alle forze dell’ordine. Sono bastati pochi istanti agli agenti della Polizia di Stato per capire che in via Don Luigi Guanella, nel cuore dell’omonimo rione della periferia nord di Napoli, non si stava svolgendo un semplice trasloco. L’operazione, scattata nella tarda mattinata di ieri, 22 novembre 2025, si è conclusa con l’arresto di due uomini e il sequestro di un ingente carico di sigarette di contrabbando, un colpo significativo al mercato illegale che continua a prosperare all’ombra del Vesuvio.

Tutto ha avuto inizio durante un ordinario servizio di controllo del territorio. Una volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico stava pattugliando le strade del quartiere, un’area complessa e spesso teatro di attività illecite, quando l’attenzione degli operatori è stata catturata da una scena anomala. Due individui, un 49enne e un 35enne, entrambi napoletani, stavano trasportando con passo svelto alcuni scatoloni da un cortile interno di un palazzo verso l’esterno. Il loro fare guardingo e la natura anonima degli imballaggi hanno immediatamente fatto scattare il campanello d’allarme.

I poliziotti hanno deciso di intervenire. Bloccati e identificati, i due uomini non hanno potuto nascondere il loro nervosismo. Entrambi risultavano avere precedenti di polizia, anche specifici per contrabbando di tabacchi lavorati esteri, un dettaglio che ha confermato i sospetti degli agenti. A quel punto è scattata la perquisizione. All’interno delle scatole che stavano trasportando e di altre accatastate poco distante nel cortile, è emersa la merce illegale. Un vero e proprio deposito temporaneo a cielo aperto.

Il bilancio finale del sequestro è imponente: 17 scatoloni contenenti un totale di 825 stecche di sigarette di varie marche estere, tutte rigorosamente prive del sigillo dei Monopoli di Stato. Il peso complessivo del carico ammonta a circa 165 chilogrammi. Un quantitativo destinato a inondare il mercato nero locale, garantendo un profitto illecito stimato in diverse decine di migliaia di euro. Le “bionde”, come vengono gergalmente chiamate, rappresentano ancora una delle principali fonti di finanziamento per la piccola e media criminalità, un business che non conosce crisi e che sfrutta la domanda di prodotti a basso costo.

Per i due contrabbandieri, colti in flagranza di reato, sono scattate immediatamente le manette. Accompagnati presso gli uffici della Questura per le formalità di rito, sono stati tratti in arresto con l’accusa di contrabbando di tabacchi lavorati esteri. Le indagini ora proseguono per ricostruire l’intera filiera criminale: l’obiettivo è risalire ai canali di approvvigionamento del carico e identificare i vertici dell’organizzazione che gestisce questo traffico illecito, a dimostrazione che la lotta dello Stato contro ogni forma di illegalità sul territorio non si ferma.

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