Movida violenta, pugno di ferro a Milano: maxi-operazione in Corso Como, 4 arresti e oltre 1100 identificati

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MILANO – Una notte di controlli a tappeto, un dispiegamento di forze senza precedenti per blindare il cuore della movida milanese. È la risposta ferma dello Stato ai gravi episodi di violenza che hanno scosso la città nei giorni scorsi. Su disposizione del Prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia, e all’esito di una riunione urgente del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, la scorsa notte le zone più calde della vita notturna sono state letteralmente setacciate da un’operazione interforze ad alto impatto.

Il quadrilatero compreso tra la Stazione di Porta Garibaldi e Corso Como, epicentro del divertimento ma anche teatro di recenti disordini, è stato il fulcro di un’azione massiccia che ha visto collaborare Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale, con il supporto tecnico dei Vigili del Fuoco e del personale dell’ATS. L’obiettivo era chiaro e articolato: dichiarare guerra allo spaccio, prevenire risse e aggressioni, verificare il rispetto delle norme di sicurezza nei locali, tutelare i minori e garantire la sicurezza stradale. Un presidio capillare, completato da mirati servizi antirapina nelle aree considerate più a rischio.

Il bilancio dell’operazione è imponente. Sono state identificate complessivamente oltre 1100 persone, un numero che da solo testimonia la vastità dei controlli. Di queste, una parte significativa è risultata già nota alle forze dell’ordine, con precedenti penali o di polizia. Per 34 soggetti si sono resi necessari ulteriori accertamenti, con l’accompagnamento presso i commissariati e le caserme. L’attività repressiva ha portato a 4 arresti in flagranza di reato nei confronti di cittadini extracomunitari, accusati a vario titolo di spaccio di sostanze stupefacenti, furto e resistenza a pubblico ufficiale. Altre 13 persone sono state deferite all’autorità giudiziaria e risultano ora indagate. Tra queste, spicca il caso di un individuo che, all’interno di un locale affollato, ha utilizzato uno spray al peperoncino, scatenando il panico e creando una grave turbativa per la pubblica incolumità.

L’operazione non ha risparmiato né le strade né i locali. Numerosi i veicoli ispezionati, con un’attenzione particolare alla guida sotto l’effetto di alcol o droghe. Decine le violazioni al codice della strada contestate, che in molteplici casi hanno portato al ritiro immediato della patente. È stata inoltre sequestrata un’ingente quantità di sostanze stupefacenti di vario tipo, a conferma della pervasività del fenomeno dello spaccio nell’area.
Anche i luoghi del divertimento sono finiti sotto la lente degli investigatori: 18 tra discoteche ed esercizi pubblici sono stati controllati. Per alcuni di essi sono scattate diverse sanzioni amministrative per irregolarità riscontrate dal personale dell’ATS e dei Vigili del Fuoco.

“Si tratta di risultati molto positivi, cui hanno concorso, in forma integrata, tutte le componenti del sistema di sicurezza”, ha commentato a caldo il prefetto Claudio Sgaraglia. “Vogliamo assicurare un presidio di sicurezza sempre più efficace e vicino alle esigenze dei cittadini, soprattutto nei luoghi maggiormente frequentati”. Il Prefetto ha poi ribadito l’impegno a non abbassare la guardia, estendendo l’attenzione anche ad altre zone critiche della città. “Continueremo a dedicare una particolare attenzione alle periferie – come già recentemente avvenuto presso l’area di Piazzale Selinunte e nel Quartiere di Giambellino – nonché al contrasto allo spaccio nella zona di Rogoredo”. Un messaggio chiaro: la tolleranza zero non riguarda solo il centro, ma l’intera metropoli.

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