Terrore tra i commercianti di Napoli: finisce la fuga del rapinatore seriale. Fermato 42enne

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NAPOLI – Un’escalation di violenza che ha gettato nel panico i commercianti del centro cittadino, un incubo durato pochi, interminabili giorni, conclusosi nel pomeriggio di venerdì con il fermo di un uomo. Si è chiusa così, con le manette ai polsi di un 42enne napoletano, la caccia all’uomo che da giorni seminava il terrore tra hotel, tabaccherie e uffici. Gli agenti della Polizia di Stato hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti dell’uomo, già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici, ritenuto gravemente indiziato dei reati di rapina aggravata continuata e tentata rapina.

Il raid predatorio dell’uomo, secondo la meticolosa ricostruzione degli inquirenti, sarebbe iniziato lo scorso 20 novembre. Il primo bersaglio è stato un CAF in via Aquila. Qui, il 42enne avrebbe fatto irruzione e, senza esitazione, si sarebbe scagliato con inaudita violenza contro la titolare. Un’aggressione brutale per un bottino quasi irrisorio: 20 euro in contanti, un anello strappato dal dito della vittima e il suo telefono cellulare. Un atto che ha rivelato fin da subito la pericolosità e la spregiudicatezza del soggetto.

Ma la sua furia non si è placata. Nella stessa giornata, l’uomo ha alzato il tiro, spostando la sua attenzione su un hotel nella centralissima piazza Garibaldi. Brandendo un coltello, ha minacciato due addetti alla reception, costringendoli a consegnare l’incasso. In pochi istanti, si è impossessato di 400 euro e di un altro telefono cellulare, dileguandosi poi nel caos della zona della stazione.

Dopo una breve pausa, l’incubo è ricominciato nella mattinata di venerdì 24 novembre. Il rapinatore ha colpito ancora, questa volta in un albergo di via Torino. Il suo modus operandi si è fatto, se possibile, ancora più violento. Dopo aver minacciato la receptionist con un coccio di bottiglia, è passato alle vie di fatto, aggredendola con calci e pugni prima di arraffare 50 euro dalla cassa e fuggire.

La sua tracotanza, però, lo ha tradito poco dopo. L’ultimo colpo, tentato in una tabaccheria di vico Gabella, è fallito. Entrato nel locale con il chiaro intento di rapinarlo, ha minacciato la proprietaria, ma non aveva fatto i conti con la reazione del marito della donna, il cui intervento provvidenziale lo ha costretto a una fuga precipitosa a mani vuote.

Quest’ultimo episodio è stato fatale. I poliziotti, già sulle sue tracce, hanno stretto il cerchio. Grazie a un lavoro investigativo certosino, che ha unito le preziose descrizioni fornite dalle vittime terrorizzate, l’analisi capillare delle immagini dei sistemi di videosorveglianza e una fitta attività info-investigativa sul territorio, gli agenti hanno raccolto gravi e concordanti indizi a suo carico. L’uomo è stato rintracciato e bloccato poco dopo la tentata rapina in piazza Sant’Egidio. Braccato e senza più via di scampo, è stato sottoposto a fermo. Ora si attende la convalida del provvedimento da parte dell’autorità giudiziaria, mentre la città tira un sospiro di sollievo per la fine di un breve ma intenso regno del terrore.

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