Fuga dall’incubo domestico: picchiata a calci dal marito, salva i figli e fugge dalla madre. Arrestato 40enne

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CATANIA – Un incubo di violenza domestica interrotto solo dal coraggio di una madre e dall’intervento provvidenziale dei parenti. Si è conclusa con l’arresto di un 40enne catanese una drammatica vicenda di maltrattamenti, andata in scena ieri nel quartiere San Giorgio. L’uomo è accusato di aver aggredito brutalmente la moglie in due distinti episodi nel giro di poche ore, costringendola a una disperata fuga per mettere in salvo se stessa e i due figli piccoli.

Tutto ha avuto inizio con una chiamata straziante al numero di emergenza. Dall’altro capo del telefono, la voce rotta dal pianto di una donna che implorava aiuto, terrorizzata dalla furia del marito. Ha spiegato di essere appena riuscita a scappare e di essersi rifugiata nell’abitazione della madre, portando con sé i bambini. Una pattuglia della Polizia di Stato si è precipitata sul posto, trovando la vittima in uno stato di profondo choc. Il suo volto e le sue braccia erano segnati da vistosi ematomi e ferite, testimonianza silenziosa della violenza subita.

Agli agenti, la donna ha consegnato un racconto agghiacciante. Poco prima, all’interno delle mura domestiche, il marito l’avrebbe aggredita con una ferocia inaudita, colpendola con calci su tutto il corpo, infierendo in particolar modo sulla schiena fino a farla crollare a terra. Non contento, l’uomo avrebbe continuato a inveire contro di lei, umiliandola e sputandole in faccia. In quegli istanti di terrore, la sua unica preoccupazione erano i figli. Sfruttando un attimo di distrazione del suo aguzzino, con una lucidità e un coraggio straordinari, è riuscita a spostarsi in un’altra stanza e a far uscire di casa i due bambini, affidandoli alla nonna che attendeva fuori, finalmente al sicuro.

Ma l’incubo non era finito. Il 40enne, accortosi della sua mossa, l’avrebbe raggiunta di nuovo, afferrandola e continuando a percuoterla. La tragedia è stata scongiurata solo grazie all’intervento di alcuni parenti che vivono al piano di sopra. Allarmati dalle urla disperate e dal trambusto, sono scesi precipitosamente e sono riusciti a frapporsi tra la coppia, consentendo alla donna di divincolarsi e fuggire definitivamente dall’appartamento.

Sul posto sono giunti anche i sanitari del 118, che hanno prestato le prime, immediate cure alla vittima, poi trasportata in ambulanza al pronto soccorso per gli accertamenti e le medicazioni del caso. Nel frattempo, gli agenti si sono diretti all’abitazione della coppia. Lì hanno trovato il 40enne che, pur mostrando un evidente nervosismo, ha tentato di minimizzare l’accaduto, quasi a voler derubricare a un banale litigio la brutale aggressione. La sua versione non ha convinto i poliziotti che, raccolti tutti gli elementi e la denuncia della moglie, lo hanno dichiarato in arresto. Per lui sono scattate le manette con le pesanti accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. È stato condotto in carcere, in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria.

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