Torino, 14 mag. (LaPresse) – Sequestrati quasi 2 milioni di articoli contraffatti o potenzialmente pericolosi perché privi della marcatura CE, tra cui centinaia di giocattoli, oltre 300 capi di abbigliamento contraffatti, individuati alcuni lavoratori irregolari, un denunciato.
Questi alcuni dei risultati della vasta attività di controllo per la sicurezza economica del territorio che è stato effettuato, in via straordinaria, dalla Guardia di finanza di Torino nella scorsa giornata.
Circa 80 militari e 8 unità cinofile hanno intensificato i controlli sulla sicurezza economica – finanziaria nella città di Torino e in diversi centri della provincia, per la prevenzione, la ricerca e la repressione dei traffici illeciti.
Nel corso dell’attività, iniziata prima dell’alba e terminata oltre la mezzanotte, sono state effettuate decine di interventi ed identificate diverse centinaia di persone fisiche e giuridiche, operatori commerciali, sedi di aziende e ambulanti, nell’ambito dei controlli che hanno riguardato:
i giochi e le scommesse illegali, la lotta al carovita, la disciplina dei prezzi praticati da parte dei distributori stradali di carburante, la tutela del made in Italy, la sicurezza dei prodotti, la contraffazione dei marchi, l’abusivismo commerciale, il controllo in materia di circolazione dei prodotti, il lavoro irregolare, la circolazione dell’Euro e degli altri mezzi di pagamento, i money transfer ed il contrasto al lavoro irregolare.
Intensificati anche i controlli presso le stazioni ferroviarie cittadine e presso lo scalo aeroportuale di Caselle Torinese.
A Torino in una carrozzeria della periferia, gestita da un italiano, i finanzieri hanno sorpreso alcuni lavoratori intenti nel loro lavoro ma sprovvisti di qualsiasi contratto d’assunzione.
A Rosta, comune del torinese, i finanzieri del gruppo Torino e della compagnia di Susa hanno sequestrato, in un Grande Magazzino, alle porte della città, quasi 2 milioni di articoli potenzialmente pericolosi e, in parte, contraffatti. Tra questi anche 900.000 giocattoli.
Il titolare dell’azienda, un imprenditore di origine cinese, è stato denunciato alla Procura della Repubblica per le ipotesi di frode in commercio, contraffazione dei marchi e ricettazione. Sanzioni amministrative, inoltre, per oltre 25.000 euro.