FOTO. San Cipriano, accoltella il rivale in amore: chiesti 9 anni

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Giovanni Di Bona

SAN CIPRIANO – Si è svolta ieri, davanti al Tribunale di Napoli Nord, la requisitoria nel processo a carico di Giovanni Di Bona, 25 anni, di San Cipriano d’Aversa, accusato di tentato omicidio per l’accoltellamento di un 19enne di Villa Literno. La Procura ha chiesto la condanna (9 anni), ritenendo pienamente dimostrata la volontà di uccidere. La decisione del collegio è attesa nelle prossime ore. Il caso risale alla sera in cui il giovane liternese fece accesso al pronto soccorso di Pineta Grande con gravi ferite all’avambraccio, provocate – secondo i medici – da almeno tre coltellate. Da quel momento i carabinieri avviarono le indagini che portarono in poche ore al fermo di Di Bona.

Secondo l’accusa, il 25enne avrebbe inseguito la vittima dopo aver intercettato la Mercedes su cui viaggiava assieme a un amico. L’inseguimento, fatto di sorpassi e manovre pericolose, sarebbe terminato in via Verga, a Casal di Principe, dove l’imputato avrebbe convinto il 19enne a scendere “solo per parlare”. Una volta faccia a faccia, Di Bona – sostiene la Procura – avrebbe estratto un coltello e sferrato un fendente diretto all’addome. Il giovane si sarebbe salvato portando avanti il braccio, rimasto poi colpito più volte. Un gesto istintivo che, per l’accusa, gli ha probabilmente salvato la vita. L’episodio non si sarebbe fermato lì: il 25enne avrebbe minacciato di tornare subito dopo con una pistola per “dare dieci botte”, lasciando intendere di voler concludere quello che non era riuscito a portare a termine con il coltello.

Il movente, secondo il pm Antonio Vergara, sarebbe una gelosia ossessiva. Di Bona avrebbe rimproverato al liternese di seguire sui social la sua fidanzata, contestandogli perfino un semplice “ follow”. Un dettaglio banale che, nella prospettiva dell’accusa, avrebbe innescato la spirale di violenza. L’imputato, assistito dagli avvocati Pasquale Diana e Ma- rio Griffo, oggi si trova ai domiciliari ed è da considerarsi
innocente fino a sentenza definitiva.

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