In auto con 4 chili di esplosivo: nascosti nella vettura 100 candelotti ‘cobra’, arrestato 25enne

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NAPOLI – Si avvicinano le festività natalizie e iniziano i primi sequestri di botti illegali. Il primo è avvenuto a Fuorigrotta, dove i carabinieri della stazione Rione Traiano hanno arrestato Mario Vicino, 25enne incensurato, durante i controlli disposti dal Comando provinciale di Napoli sull’intera area metropolitana. Secondo le accuse, i militari dell’Arma hanno fermato il giovane mentre percorreva via Gabriele Rossetti alla guida della sua auto. Sempre secondo le accuse, l’atteggiamento particolarmente agitato del ragazzo ha spinto gli operatori a procedere con ulteriori verifiche. Durante la perquisizione del veicolo sono stati rinvenuti 100 candelotti esplosivi, noti come “cobra”, privi di omologazione e di qualsiasi etichettatura. Si tratta di ordigni pirotecnici non convenzionali, estremamente pericolosi per potenza e instabilità, spesso prodotti senza alcun controllo tecnico.

Complessivamente il materiale rinvenuto conteneva oltre quattro chili di esplosivo, quantità che avrebbe potuto provocare danni gravissimi in caso di innesco accidentale. Data la natura del materiale sequestrato, sul posto sono intervenuti gli artificieri del Comando provinciale, che
hanno messo in sicurezza i candelotti prima del loro trasporto in un’area adeguata, seguendo i protocolli previsti per dispositivi di tale potenza. Il 25enne, incensurato e senza precedenti, è stato arrestato e accompagnato in caserma. Ora è in attesa di giudizio. L’episodio si inserisce in un quadro più ampio che vede sempre più spesso persone senza trascorsi giudiziari coinvolte nel trasporto o nella detenzione
di fuochi illegali, una dinamica che complica l’attività di prevenzione e controllo.

Le forze dell’ordine ricordano che questi ordigni, oltre a essere vietati, rappresentano un rischio concreto per chi li trasporta, per chi li utilizza e per chi si trova nelle vicinanze. Ogni anno, a causa dell’uso improprio di botti non autorizzati, si registrano feriti, danni a veicoli e a edifici, incidenti che potrebbero essere evitati con una maggiore consapevolezza dei pericoli. Il sequestro di Fuorigrotta è l’ennesimo richiamo all’importanza dei controlli e alla necessità di scoraggiare la diffusione di materiale esplosivo non certificato, soprattutto in un periodo dell’anno in cui la domanda cresce e, con essa, i rischi per la collettività.

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