NAPOLI – Un incubo fatto di minacce, pedinamenti e violenza, culminato in un’aggressione in piena strada, interrotta solo dal provvidenziale intervento della Polizia di Stato. Si è conclusa così, nella serata di ieri, la spirale di terrore in cui un uomo di 43 anni, originario di Acerra, aveva intrappolato la sua ex compagna. L’uomo, già gravato da precedenti di polizia anche specifici per reati della stessa natura, è stato tratto in arresto in flagranza di reato con le pesanti accuse di atti persecutori e lesioni.
La scena si è consumata mercoledì 26 novembre, mentre le luci della sera avvolgevano il vivace e talvolta turbolento quartiere Mercato. Una pattuglia del Commissariato Vicaria-Mercato, impegnata nel consueto servizio di controllo del territorio, stava transitando lungo via Padre Ludovico da Casoria. È stato in quel frangente che gli occhi esperti degli agenti hanno notato una scena che ha fatto scattare immediatamente l’allarme: un uomo stava palesemente aggredendo una donna, con una furia che non lasciava spazio a dubbi.
Senza esitare un istante, i poliziotti hanno fermato la volante e sono intervenuti. Hanno raggiunto rapidamente l’aggressore, bloccandolo con fermezza e sottraendo la donna, visibilmente scossa e terrorizzata, alla sua violenza. Mentre alcuni agenti si sinceravano delle condizioni della vittima, altri procedevano all’identificazione dell’uomo. I primi accertamenti hanno subito delineato un quadro agghiacciante.
Quello che poteva sembrare un violento litigio di coppia si è rivelato ben presto l’ultimo, drammatico capitolo di una persecuzione sistematica. L’uomo, un 43enne residente ad Acerra, non aveva mai accettato la fine della relazione con la donna. Da tempo la sua esistenza era diventata un inferno: telefonate ossessive a ogni ora del giorno e della notte, messaggi minatori, appostamenti sotto casa e sul luogo di lavoro. Un copione tristemente noto, che in più occasioni era già sfociato in aggressioni fisiche e verbali.
Le indagini, esperite con rapidità dagli agenti del Commissariato, hanno confermato la lunga scia di atti persecutori. La vittima, vinta dalla paura e dalla vergogna, aveva sopportato in silenzio per troppo tempo, sperando forse che l’ossessione dell’ex compagno si placasse. L’aggressione di ieri sera è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, un’escalation di violenza che, grazie alla prontezza della Polizia, non ha avuto conseguenze più tragiche. I precedenti specifici dell’uomo hanno ulteriormente aggravato la sua posizione, dimostrando una chiara inclinazione a reiterare il reato.
Condotto presso gli uffici del Commissariato Vicaria-Mercato per le formalità di rito, il 43enne è stato dichiarato in stato di arresto. Per lui si sono aperte le porte del carcere, in attesa di rispondere davanti all’Autorità Giudiziaria dei reati di atti persecutori e lesioni. Per la donna, invece, l’intervento delle forze dell’ordine rappresenta la fine di un calvario e l’inizio di un percorso per riappropriarsi della propria serenità, con la speranza che la giustizia faccia il suo corso.




















