TARANTO (Ciro Iavazzo) – Tragedia per una ditta dell’appalto Ilva: un operaio di 28 anni, Angelo Fuggiano, ha perso la vita in seguito ad un incidente sul lavoro. Dalla prima ricostruzione effettuata grazie anche agli altri operai presenti sl posto, durante il cambio funi per una macchina scaricatrice, la DM 6, pare sia saltato una cavo durante la fase di ancoraggio dell’ultima parte. Questo ha travolto il lavoratore causandogli ferite troppo gravi per essere curate. A nulla infatti sono serviti i soccorsi dei sanitari del 118 giunti sul posto per tentare di rianimarlo. Sul posto anche le forze dell’ordine che ora dovranno indagare per far luce sui fatti.
Camusso: “Si è superato il limite”
“Si è superato qualunque limite di sopportazione è una strage continua” ha affermato Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil dopo l’assemblea dei pensionati Spi Cgil in merito alla morte dell’operaio 28enne di una ditta di appalto Ilva. “La parola emergenza nazionale ormai è riduttiva rispetto a quanto sta avvenendo C’è bisogno che il Parlamento prenda la parola su questo tema” ha poi concluso la Camusso.
Proclamato lo sciopero
Fim, Fiom, Uilm e Usb (attraverso le segreteria territoriali di Taranto) hanno proclamato lo sciopero dei dipendenti diretti e dell’appalto dalle 11 di oggi fino a tutto il primo turno di domani dopo la morte del giovane “Sono in corso da parte dell’azienda tutte le indagini per poter risalire alle cause dell’evento” ha fatto sapere intanto la ditta che sta cercando di far luce su quanto tristemente accaduto. Solidarietà alla famiglia espressa dall’Ilva: “Profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Angelo Fuggiano e a tutti i suoi cari” hanno dichiarato. Incidente sul lavoro registrato anche in marche dove tre lavoratori, all’opera nelle zone del terremoto del 2016, sono rimasti gravemente feriti precipitando da una piattaforma.