Ginevra (Svizzera), 18 mag. (LaPresse/AFP) – L’epidemia di Ebola in Repubblica Democratica del Congo non costituisce “attualmente” una urgenza per la salute mondiale.
Lo ha dichiarato l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
“E’ opinione della commissione che le condizioni di una emergenza per la salute pubblica di preoccupazione internazionale non siano state attualmente rilevate”, ha dichiarato l’Oms.
Esplode un nuovo focolaio di epidemia di ebola in Congo. Il ministro della Salute ha annunciato nuovi 11 casi confermati e due morti nel nordovest del paese. In una nota ministeriale, si apprende che fino ad ora, sono 45 i casi registrati, di cui 10 sospetti, 21 probabili e 14 confermati. I morti in tutto il paese sono 23. A Bikoro, invece, si è registrato un altro decesso: lì, l’epidemia di ebola è stata annunciata la settimana scorsa.
Il virus arriva in città col rischio di non controllare l’epidemia
L’inquietudine aumenta sempre più. A Mbanaka, città di oltre 1,2 milioni di abitanti, è stato registrato il primo caso di ebola. Situata sul fiume Congo e capoluogo della provincia dell’Equatore, desta preoccupazione dato che i casi riscontrati fin’ora erano circoscritti in una zona rurale molto isolata, ad est del lago Tumba. Il diffondersi del virus in un centro abitato è un dramma, data l’enorme difficoltà di circoscrivvere l’epidemia in una zona molto popolata. L’Oms, Organizzazione mondiale della sanità, tramite le parole del suo presidente Tedros Adhanom Ghebreyesus, si dice “preoccupata della situazione. Stiamo utilizzando gli strumenti migliori per fermare la diffusione”.