Tre italiani feriti in Cisgiordania. I cooperanti aiutavano i cittadini palestinesi nelle attività più semplici

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Israeli soldiers are seen during an army raid in the West Bank town of Tubas, Wednesday, Nov. 26, 2025. (AP Photo/Majdi Mohammed)

TEL AVIV – Quattro attivisti, tre di nazionalità italiana e uno di nazionalità canadese, sono rimasti feriti in un attacco da parte di coloni israeliani nella comunità di Ein al-Duyuk, vicino a Gerico, in Cisgiordania. Lo riporta l’agenzia palestinese Wafa. Secondo alcune fonti citate dall’agenzia una decina di coloni israeliani si sarebbero infiltrati all’alba nella casa dove alloggiavano gli attivisti. I tre attivisti italiani rimasti vittima di un attacco da parte di coloni palestinesi in Cisgiordania questa mattina sono in stato di shock ma le loro condizioni non destano preoccupazioni.

E’ quanto apprende La Presse da fonti informate. I tre, due ragazze e un ragazzo, sono stati portati presso l’ospedale di Gerico, dove sono stati visitati dai medici e assistiti dal sindaco di Gerico e dalla polizia palestinese, a cui hanno denunciato l’accaduto. Le due ragazze avrebbero riportato solo lesioni leggere, mentre il ragazzo dovrà osservare qualche giorno di riposo. I tre sono già usciti dall’ospedale. “Stavamo dormendo quando, alle 5, siamo stati attaccati da un gruppo di coloni armati di bastoni e fucili, erano dieci ed erano mascherati. E’ successo in una zona dove non dovrebbe esserci nessun tipo di presenza israeliana. Hanno cominciato a picchiarci con pugni e a schiaffeggiarci. In particolare calci in faccia, nelle costole, nell’addome, lungo le gambe. Io ho un forte dolore alle costole, la mia collega
canadese che era con me hai dei lividi su gambe e addome”. Lo racconta ai microfoni di Sky una cooperante italiana facente parte del gruppo di tre connazionali attaccato dai coloni israeliani nelle prime ore della mattinata in Cisgiordania.

“Loro sapevano che eravamo stranieri e, quando se ne sono andati, dopo aver rubato tutta la nostra roba, ci hanno detto ‘Don’t come back here’”, ha concluso. “Ho parlato il console d’Italia a Gerusalemme, mi ha aggiornato sulla situazione, mi ha detto che sono feriti ma non sono gravi, stanno rientrando a Ramallah, cercherò di parlare con loro. Non ci sono informazioni dirette perché non hanno telefoni. Le condizioni, almeno dalle notizie che abbiamo, non sono preoccupanti, sono stati malmenati, ma non credo che abbiano ferite gravi”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine dell’assemblea di Noi Moderati a Roma in merito ai tre attivisti italiani feriti da coloni israeliani vicino Gerico, in Cisgiordania. “E’ importante che la vicenda si sia conclusa e loro stiano tornando in un luogo più sicuro e protetto”, ha aggiunto.

Tajani ha anche spiegato che i tre connazionali “erano giovani cooperanti che accompagnavano le attività dei palestinesi, accompagnavano i bambini a scuola, gli agricoltori o i pastori, come una sorta di protezione civile per la popolazione”. “Non possiamo che ribadire la condanna per ciò che accade, proprio l’altro giorno avevamo diffuso una nota congiunta Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna di condanna di
ciò che stanno facendo i coloni in Cisgiordania, quindi continuiamo a ribadire questo. Abbiamo avviato delle sanzioni nei confronti di alcuni
coloni come Unione Europea, basta, basta non è questo il modo per rivendicare anche le proprie ragioni”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “La Cisgiordania non deve essere annessa, nessuna ipotesi di annessione, siamo assolutamente contrari, deve essere
rispettata la popolazione civile palestinese – ha aggiunto – quindi l’appello che lanciamo anche al governo di Israele è di fermare i coloni e impedire che continuino queste violenze che non servono alla realizzazione del piano di pace per il quale tutti quanti stiamo lavorando, dobbiamo passare dalla prima alla seconda fase, iniziative del genere certamente non aiutano a rasserenare gli animi”.

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