Assalto da Far West sulla A2: commando blocca un portavalori con auto in fiamme e chiodi sull’asfalto

128

REGGIO CALABRIA – Un’azione paramilitare, studiata nei minimi dettagli, che ha trasformato un tratto dell’Autostrada del Mediterraneo in uno scenario di guerra. È accaduto questa mattina, lunedì 1 dicembre 2025, intorno alle 6:30, quando un commando di banditi ha messo a segno un audace assalto a un furgone portavalori sulla carreggiata nord della A2, nel tratto compreso tra gli svincoli di Scilla e Bagnara. Un’operazione fulminea e spregiudicata, che ha permesso ai malviventi di fuggire con un bottino stimato in centinaia di migliaia di euro.

La dinamica dell’assalto, secondo una prima ricostruzione effettuata dagli inquirenti della Polizia di Stato, rivela un’organizzazione meticolosa, quasi militare. Il commando, composto da un numero ancora imprecisato di persone, ha agito approfittando delle prime luci dell’alba e del traffico non ancora intenso. Per bloccare la strada e creare una trappola invalicabile, i criminali hanno posizionato diverse automobili di traverso lungo la carreggiata. Subito dopo, le hanno incendiate, creando una barriera di fuoco e fumo denso visibile a chilometri di distanza. Come se non bastasse, per neutralizzare ogni tentativo di fuga del mezzo blindato o l’intervento rapido delle forze dell’ordine, hanno cosparso l’asfalto di chiodi a tre e quattro punte, trasformando la sede stradale in un campo minato.

Il conducente del portavalori, trovatosi di fronte a questo inferno di lamiere e fiamme, non ha potuto fare altro che arrestare la marcia. A quel punto, i rapinatori sarebbero entrati in azione, minacciando le guardie giurate a bordo e costringendole ad aprire il vano di sicurezza per poi impossessarsi del denaro. L’intera operazione si sarebbe conclusa in una manciata di minuti, prima che i banditi si dileguassero, probabilmente attraverso vie di fuga secondarie già pianificate.

Immediato l’allarme e l’intervento sul posto dei Vigili del Fuoco del comando di Reggio Calabria, che hanno lavorato per domare le fiamme che avvolgevano le carcasse delle auto, e delle pattuglie della Polizia Stradale e della Squadra Mobile, che hanno messo in sicurezza l’area e avviato i primi rilievi. Le guardie giurate, sebbene illese, sono apparse in evidente stato di shock.

Le ripercussioni sulla viabilità sono state pesantissime. L’autostrada è stata chiusa in direzione nord per ore, con l’istituzione dell’uscita obbligatoria allo svincolo di Scilla per i veicoli leggeri, con rientro a Bagnara tramite la viabilità ordinaria. I mezzi pesanti, invece, sono stati bloccati e stoccati temporaneamente presso l’area di servizio di Campo Calabro, creando lunghe code e disagi.

Sull’episodio è intervenuto con durezza Giuseppe Alviti, Presidente dell’Associazione nazionale guardie giurate, che ha denunciato la cronica vulnerabilità della categoria. “Ancora una volta assistiamo a un episodio che mette in risalto la spaventosa bravura e l’addestramento dei banditi, a fronte di quella che non esito a definire una macelleria sociale per le guardie giurate”, ha dichiarato Alviti. “Mandiamo i nostri uomini allo sbaraglio, scarsamente equipaggiati e senza una formazione professionale adeguata ad affrontare minacce di questo livello. È una vergogna. Zero tutele, zero sicurezza sul lavoro”, ha chiosato il presidente, noto anche come apprezzato formatore per la sicurezza sussidiaria. Le sue parole gettano un’ombra inquietante su un settore fondamentale per la sicurezza, ma troppo spesso lasciato solo a fronteggiare una criminalità sempre più organizzata e violenta. Nel frattempo, è caccia all’uomo in tutta la provincia di Reggio Calabria.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome