NAPOLI – Il quartiere di Secondigliano è in fibrillazione. I clan sono tornati alle armi. E’ il sospetto degli investigatori. Riflettori puntati sui Licciardi della Masseria Cardone e sui Di Lauro di Cupa dell’Arco. Da sempre nemici. Gli inquirenti non escludono che i due cartelli possano tornare ai ferri corti a breve. I Di Lauro con ogni probabilità temono un ritorno in grande stile della cosca della Masseria Cardone. Qui basta poco per mutare gli equilibri e i rapporti di forza. Dopo gli arresti eccellenti a Cupa Dell’Arco, la cosca è caduta lentamente nel declino, ma non è mai scomparsa. Si affretta a dire un investigatore esperto. L’ultimo arresto eccellente è quello di Marco Di Lauro, dopo una latitanza durata 14 anni. Da quel momento i Di Lauro si sono chiusi nella roccaforte al rione dei Fiore. In cerca di un nuovo assetto. Qui ci sono anche avamposti della Vanella Grassi, ma tra i vanelliani e i Di Lauro c’è un patto di non belligeranza. I pericoli arrivano dalla Masseria Cardone.
I Licciardi si rafforzano sempre più e sono inseriti nel potente cartello dell’Alleanza di Secondigliano. Tra poco sarà scarcerato Vincenzo Licciardi, detto ’o chiatto, ritenuto dagli inquirenti una figura di primo piano. Una scarcerazione eccellente, per usare parole degli investigatori. E’ il fratello di Maria Licciardi. Vincenzo Licciardi è considerato al pari del ‘boss in gonnella’. Parliamo della vecchia ‘cupola’ della Masseria Cardone. Vincenzo Licciardi è detenuto nella casa circondariale di Opera. Quando fu arrestato nel 2008 in una villa a Cuma dalla squadra mobile era considerato l’ultimo capo dell’Alleanza. Era stato inserito tra i 30 ricercati più pericolosi d’Italia ancora in libertà. Insomma un personaggio di primo piano.
Da qui la necessità per le forze dell’ordine di elevare l’allerta. Anche perché nelle ultime settimane la tensione tra i clan è tornata a salire nel quartiere di Secondigliano. Qui sia i Licciardi che i Di Lauro hanno dovuto affrontare lo strapotere degli emergenti della Vanella Grassi e in estate si è sfiorata una nuova faida tra un componente di vertice dei Di Lauro e tre baby ras della Vanella, nonostante l’accordo per non farsi la guerra. I Licciardi si dividono in tre gruppi: uno di stanza al rione Don Guanella, un altro alla Masseria Cardone e un altro ancora al rione Berlingieri. Da qui potrebbe partire un eventuale assalto alla roccaforte dei Di Lauro a Cupa dell’Arco.


















