NAPOLI – Caos anche col percorso a senso unico a San Gregorio Armeno da piazza San Gaetano a scendere. Domenica è stata una lunga giornata per chi abita nel centro storico, vicoli stracolmi di turisti. Si passava a stento. Calca e resse a ora di pranzo fino a sera. Ieri è stato tratto un bilancio. Cosa fare per evitare che accada ancora? Il comandante della polizia municipale a San Lorenzo Alessandro Autore: “Possiamo solo dirigere le correnti nella calca per evitare che si scontrino e possa generare pericolo. Ma il dispositivo non basta per risolvere il problema dell’overtourism a Napoli e del sovraffollamento in determinati periodi dell’anno. Così permangono le criticità. Riguardano tutta l’area dei Decumani, perché accade anche ai Tribunali e vicino via Duomo. E’ difficile contingentare gli ingressi in una vasta area pubblica con tanti accessi. Possiamo farlo solo a San Gregorio Armeno, perché ha un perimetro ristretto. Parliamo di una strada”.
A San Gregorio Armeno ogni due settimane si cambia il senso di marcia. Mentre l’anno scorso era sempre in salita. Il 14 novembre c’è stata una riunione ‘operativa’ per valutare i dettagli del dispositivo. “C’è stato prima un sopralluogo. Si è discusso proprio del senso di marcia da adottare e ci sono state diverse osservazioni. Alla fine è stata accolta la richiesta dell’associazione dei presepiali, che ha chiesto il cambiamento rispetto all’anno scorso – scandisce il comandante della unità San Lorenzo – comunque il senso di marcia è sperimentale. Tra due settimane sarà cambiato. Se vediamo che andrà meglio, lo terremo presente per il prossimo anno”.
Il comandante poi frena: “Guardi, se ieri (domenica, ndr) il senso fosse stato inverso, il problema sarebbe stato analogo. Avremmo ricevuto le stesse critiche. Proprio perché c’è un problema di fondo, che è il sovraffollamento turistico. L’area non è adatta a contenere quel numero di persone”. Torniamo a San Gregorio Armeno. Cosa succede se c’è un surplus di turisti? “Se la calca dovesse diventare eccessiva, è previsto il contingentamento degli ingressi. Il perimetro e i varchi vengono chiusi, fino a quando la situazione non dovesse migliorare”. Chi lo decide?
“Sul posto c’è sempre un nostro ufficiale, che valuta la situazione in tempo reale. E’ lui a decidere se è necessario chiudere l’area e contingentare gli accessi”. E ancora: “Viene sempre additato il percorso pedonale insieme all’alternanza dei sensi di marcia. Ma il problema non è questo. La vera questione riguarda i numeri elevati di presenze nel centro storico in alcuni periodi dell’anno, come a dicembre. Credo
che l’alternanza dei sensi di marcia non impatti sulla problematica”.
Domenica mattina Alessandro Autore era nei vicoli tra i Decumani, per testare il dispositivo. “Ho passeggiato tra la gente, per vedere
di persona e ragionare. Nel centro storico il sovraffollamento è ricorrente e le forze dell’ordine possono fare poco per evitarlo. Perché, ripeto, non possiamo contingentare gli ingressi in un’area vasta come i Decumani. Possiamo solo dirigere i flussi, per evitare che si scontrino”.



















