TRENTOLA DUCENTA – Pizzo per il clan dei Casalesi, 12 condanne in Appello. La sesta sezione della Corte partenopea ha rimodulato la sentenza di primo grado per tre imputati, riconoscendo la continuazione con altri verdetti: sette anni e 5 mesi di reclusione per Giovanni
Agnifili, 49enne di Aversa, detto ‘o Ccupatore; 3 anni e 10 mesi per Pasquale Ciocia, ‘o perciato, 64enne di Trentola Ducenta; 7 anni per
Agostino Paciello, 37enne di Casaluce.
Per gli altri, invece, la Corte ha confermato la sentenza emessa dal Tribunale di S. Maria Capua Vetere nel 2022. Resistono quindi i 17 anni e 8 mesi per Giacomo D’Aniello, ‘o mister, 64enne di Lusciano; i 22 anni per Gaetano De Biase, conosciuto come burzone, 57enne di Teverola; e i 16 anni e 6 mesi per Luciano Esposito. Confermati anche i 23 anni per Agostino Fabozzo, 53enne di Aversa: si tratta, per questi nominativi, di pene emesse in continuazione con altre sentenze già irrevocabili. Resiste in Appello inoltre la condanna a 2 anni e 8 mesi per Antonio Verde, ‘o tabaccar, 64enne di Aversa. E’ arrivato l’ok in secondo grado anche per i 4 anni e 6 mesi inflitti a Gennaro Corzo, ‘o pizzaiuol, 63enne di Lusciano; per i 2 anni e 6 mesi decisi per Luigi Macchione, 54enne di Trentola Ducenta; e per i 4 anni e 6 mesi applicati a Nicola Mastrillo, ‘o pazz, 57enne di Aversa; e i 4 anni e 10 mesi per Emilio Mazzarella, 57enne di Cesa.
L’inchiesta che ha portato i 12 a giudizio ha acceso i riflettori sull’ipotizzata batteria di estorsori che, in nome del clan, avrebbe taglieggiato
commercianti e imprenditori di Aversa e dintorni. Gli episodi contestati risalgono al periodo 2000-2010. Nel collegio difensivo figurano gli avvocati Gaetano Laiso, Vincenzo Motti, Generoso Grasso, Giovanni Cantelli, Guglielmo Ventrone, Pasquale Davide De Marco, Giovanni Pizzo, Massimo Vetrano e Giuseppe Nespoli.



















