Pistole e fucile nel bunker dei Carillo-Perfetto: sequestrati armi e droga in una palazzina in via Evangelista Torricelli

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NAPOLI – Sequestrate armi e droga nel bunker del clan Carillo-Perfetto. Gli agenti della Squadra Mobile e del commissariato Pianura hanno rinvenuto e sequestrato nelle palazzine in via Evangelista Torricelli due pistole, di cui una cal.8 con due cartucce, mentre l’altra cal.7.65 con 7 cartucce, un fucile cal.12, un giubbotto antiproiettile, 22 grammi circa di marijuana nonché 80 grammi circa di hashish. Gli investigatori hanno scoperto una sorta di ‘santabarbara’ delle cosche di Pianura. Nelle ultime ore la polizia di Stato ha eseguito numerose perquisizioni nel quartiere Pianura nell’ambito di un’attività finalizzata alla ricerca di armi e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione si inserisce nel più ampio dispositivo di prevenzione e contrasto dei reati in materia di armi e stupefacenti predisposto dalla questura di Napoli, finalizzato al rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine sul territorio e alla tutela della sicurezza dei cittadini.

Il quartiere Pianura è teatro di crescenti tensioni criminali, con segnali che indicano un riaccendersi della faida tra i clan storici per la gestione del traffico di stupefacenti e il controllo delle attività illecite. Il rione Cannavino è considerato dagli investigatori la roccaforte dei Carillo-Perfetto, in contrapposizione agli Esposito-Marsicano e agli emergenti dei Santagata. Le armi trovate in via Torricelli al Cannavino potrebbero essere usate per difendere le piazze di spaccio dagli attacchi dei rivali: è la prima pista battuta dagli inquirenti.

L’area, da tempo focolaio di dinamiche criminali, registra un aumento della pressione interna dopo recenti operazioni di polizia che hanno decapitato alcune cosche, lasciando un vuoto di potere. Gli investigatori stanno monitorando con attenzione i movimenti, in particolare le azioni dimostrative e le scaramucce tra gruppi emergenti e vecchie guardie che cercano di riaffermare la propria egemonia. Questa situazione di instabilità genera forte preoccupazione tra i residenti, che temono una nuova escalation di violenza, come dimostrato dalla presenza di armi nelle palazzine di edilizia popolare. Le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli e i servizi di pattugliamento, spesso in borghese, per prevenire agguati e per limitare la libertà d’azione dei gruppi che tentano di ridefinire gli equilibri criminali nel quartiere.

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