Facebook, il giorno di Zuckerberg al Parlamento Europeo

È fissato per le 18.20 l’incontro, trasmesso in diretta streaming, tra il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, e i componenti della conferenza dei presidenti del Parlamento europeo.

La riunione di Bruxelles servirà a spiegare il modo in cui il social network gestisce i dati degli utenti, alla luce dello scandalo Cambridge Analytica.

“Ritengo molto positivo che abbia accettato il nostro invito a venire di persona a confrontarsi con i rappresentati di 500 milioni di cittadini – sottolinea il presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani, che incontrerà Zuckerberg prima della riunione con l’Assemblea -.

E’ un segno di rispetto verso il potere legislativo del mercato europeo, il più grande al mondo. Ho apprezzato anche la sua disponibilità a che l’incontro sia aperto direttamente a tutti i cittadini”.

Intanto, in Italia, proseguono su due piani le indagini sul cosiddetto Datagate: da una parte quelle della polizia postale cui la procura di Roma ha delegato le verifiche; dall’altra l’istruttoria dell’Autorità Garante della Privacy che ha già incontrato i responsabili di Facebook per avere spiegazioni su quanto accaduto.

Sul fronte della protezione dei dati personali, venerdì entrerà in vigore il nuovo regolamento Ue sulla privacy che sostituirà in Italia, così come negli altri Paesi dell’Unione, le leggi vigenti in materia.

Tra i punti cardine della nuova normativa ci sono il diritto all’oblio e alla portabilità dei dati, le notifiche di violazione agli utenti e alle autorità nazionali, le modalità di accesso ai propri dati personali semplificate e la possibilità per le imprese di rivolgersi a un’unica autorità di vigilanza.

Fondamentale il cosiddetto principio di ‘responsabilizzazione’, che attribuisce direttamente ai titolari del trattamento il compito di assicurare, ed essere in grado di comprovare, il rispetto dei principi applicabili al trattamento dei dati personali.

I dati presenti nella rete sono in continuo aumento e le connessioni tra i diversi Paesi del mondo sempre più fitte, per questo viene anche regolamentata la diffusione di dati personali all’esterno dell’Unione Europea.

I dati su internet saranno inoltre più protetti grazie a nuove restrizioni e all’obbligo di utilizzare un linguaggio chiaro nelle regole relative alla privacy.

Chi fornisce servizi internet, avrà bisogno di un consenso esplicito prima di utilizzare i dati dei clienti. Le nuove norme non riguardano solo il settore pubblico e le imprese, ma chiunque possegga dei dati (ad esempio le mail per l’invio di una newsletter informativa).

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome