Trieste, 24 mag. (LaPresse) – La scorsa notte sono stati arrestati dagli agenti del settore polizia di frontiera di Trieste, in due distinte operazioni di controllo mirate al contrasto di diversi fenomeni di criminalità transfrontaliera, un cittadino romeno, G.V.C. di 46 anni, e di un cittadino albanese, V.A. di 34 anni.
Il primo era destinatario di un ordine di carcerazione emesso lo scorso novembre dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano.
Il secondo era, invece, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta nell’aprile 2015 dal Tribunale di Modena. Il cittadino comunitario deve scontare due anni e quattro mesi di reclusione per reati contro il patrimonio, mentre il cittadino albanese è ritenuto responsabile di furti in abitazione.
Per entrambi il viaggio di rientro in Italia si è concluso la scorsa notte al valico di Fernetti e ora sono rinchiusi nel carcere locale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Il cittadino romeno è stato identificato a bordo di un autobus proveniente dalla Romania e diretto in Francia; il cittadino albanese, invece, viaggiava su un autobus partito da Vienna con destinazione Venezia.
All’arresto del cittadino comunitario ha partecipato il personale militare del reggimento Piemonte Cavalleria di Trieste, che ormai da oltre due anni collabora con la polizia di frontiera nell’ambito dell’operazione strade sicure.
Nei scorsi giorni, sempre dagli agenti di polizia di frontiera, erano stati arrestati al valico di confine con la Slovenia anche un latitante albanese, il 35enne cittadino albanese E.G., destinatario di un ordine di carcerazione di un anno e sette mesi emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vasto per traffico di sostanze stupefacenti, e un 19enne croato, M.G., accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina perché stava trasportando a bordo della propria vettura sei migranti irregolari siriani, tra cui un bambino piccolo.