Tragedia ad Acireale: settantenne trovato morto in un B&B in fiamme. L’ombra del gesto volontario

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Operazione dei carabinieri
Operazione dei carabinieri

ACIREALE (CATANIA) – Un pomeriggio di festa trasformato in tragedia. Il denso fumo nero che si levava da un bed and breakfast nel cuore del centro storico di Acireale ha fatto da sinistro preludio a una macabra scoperta. All’interno di una camera avvolta dalle fiamme, i soccorritori hanno rinvenuto ieri pomeriggio il corpo senza vita di un uomo di settant’anni, l’ospite che occupava quella stanza. L’allarme è scattato nel tardo pomeriggio di ieri, 7 dicembre, quando il fumo ha iniziato a invadere i corridoi della struttura ricettiva, scatenando il panico tra gli altri ospiti presenti, molti dei quali forse in città per il ponte dell’Immacolata. In preda alla paura, turisti e residenti temporanei si sono riversati in strada, cercando scampo da un pericolo invisibile ma soffocante, mentre le prime sirene dei vigili del fuoco squarciavano la quiete del centro acese.

Giunti tempestivamente sul posto, i pompieri del distaccamento locale si sono fatti strada nell’edificio, individuando rapidamente l’origine dell’incendio: una camera al piano superiore. Una volta domato il rogo, la cui origine sembra essere stata un vecchio cassettone in legno, la terribile scoperta. Sul pavimento giaceva il corpo dell’uomo, un settantenne la cui identità non è stata ancora resa nota.

Sul luogo della tragedia sono intervenuti anche i Carabinieri della Compagnia di Acireale, che hanno immediatamente avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Sebbene nessuna pista venga ufficialmente esclusa, l’ipotesi che sta prendendo maggiormente corpo tra gli inquirenti è quella del gesto volontario. Secondo le prime indiscrezioni, infatti, non sarebbero stati trovati evidenti segni di effrazione o di colluttazione nella stanza. A rafforzare questo tragico sospetto è un dettaglio emerso dal passato della vittima: pare che l’uomo, descritto come una persona riservata e solitaria, avesse già tentato in passato di togliersi la vita. Un’esistenza segnata da un profondo malessere, che potrebbe averlo spinto a compiere un atto estremo, scegliendo di appiccare egli stesso il fuoco che lo ha poi ucciso.

La vittima era un uomo separato e senza figli, un dettaglio che aggiunge un ulteriore velo di tristezza alla vicenda, suggerendo un quadro di solitudine che potrebbe aver contribuito a maturare la drammatica decisione. Mentre i vigili del fuoco completavano le operazioni di messa in sicurezza dello stabile, dichiarato temporaneamente inagibile, i militari dell’Arma hanno effettuato tutti i rilievi del caso all’interno della stanza, ora posta sotto sequestro. La Procura di Catania ha aperto un fascicolo e, come da prassi, ha disposto l’autopsia sul corpo del settantenne, esame che potrà fornire elementi decisivi per confermare la causa del decesso e, forse, fare definitiva luce sulle ultime, tragiche ore di vita dell’uomo.

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