ROMA (Gianluca Rocca) – Il fatto che il presidente Mattarella abbia alla fine convocato Conte per questa sera, lascia sperare che il pericoloso braccio di ferro si sia concluso. Vorrebbe dire che si è sbloccata una vicenda che stava gettando preoccupanti ombre sulla tenuta dell’impalcatura costituzionale del Paese. Il dubbio era che il presidente della Repubblica Mattarella stesse seguendo una strada molto distante da quella di spettatore imparziale tra le forze del Parlamento. Bocciando uno dei ministri proposti dal premier incaricato avrebbe di fatto agevolato il gioco del Pd, partito di cui ha fatto parte fino al 2008 dopo una lunga carriera nella Democrazia Cristiana.
La convocazione del premier incaricato Conte
Basterà quindi attendere un altro paio d’ore e finalmente si saprà se alla fine il presidente Mattarella abbia finalmente deciso di rimuovere un veto che sapeva tanto di ‘partigianeria’ politica. Il fatto che le idee politiche del ministro ‘contestato’, Savona, non coincidessero con le sue (o del Pd), non interessava poi tanto al resto degli italiani. Magari interessava alla Germania, ma di certo era però l’espressione di un governo nascente che ha la maggioranza del Parlamento italiano. E questa doveva, e deve, essere l’unica pregiudiziale valida.
L’auspicio di Toninelli (M5S)
“Savona – ha detto Danilo Toninelli, senatore del Movimento Cinque Stelle – è una persona competente. Penso che il suo curriculum parli prima di lui. Ma penso che il professor Conte stia portando avanti il dossier dei ministri con tanta forza e molto bene. L’auspicio è che entro questa sera si chiuda. Quanto al resto della squadra di governo – ha aggiunto – non abbiamo parlato di viceministri e sottosegretari, quindi mi limiterei a parlare della squadra dei ministri, portiamola avanti. Dopo parleremo di viceministri e sottosegretari”. E non è escluso che uno di questi ministri possa essere proprio Toninelli, magari prossimo ministro della Pubblica amministrazione.
Anche Di Maio e Salvini al Quirinale
Nel pomeriggio anche Luigi Di Maio e Matteo Salvini sono stati al Quirinale. I leader del Movimento Cinque Stelle e della Lega hanno avuto un colloquio con Mattarella. Attesa per il summit decisivo delle 19 tra il Presidente della Repubblica e Conte.