Fuga in moto con rame e argento, tradisce l’azienda e si schianta: arrestato operaio 57enne

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Operazione dei carabinieri
Operazione dei carabinieri

TORRE DEL GRECO – Una gimkana spericolata tra le auto incolonnate nel traffico mattutino, una fuga disperata in sella a una moto con un pesante fardello di metallo rubato. Si è conclusa con uno schianto sull’asfalto e l’arresto la mattinata di ordinaria follia di Rolando Gallo, 57enne di Scafati, già noto alle forze dell’ordine, ora accusato di rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, un operaio, aveva appena sottratto oltre 26 chili di rame e argento direttamente dalla linea di produzione dell’azienda per cui lavorava, tradendo la fiducia del proprio datore di lavoro per un bottino dal valore considerevole.

Tutto ha inizio nella tarda mattinata di oggi, venerdì 12 dicembre 2025. Una pattuglia dei carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Torre del Greco, impegnata in un consueto servizio di controllo del territorio, nota una moto Honda che procede a velocità sostenuta, effettuando manovre a dir poco azzardate. In sella c’è un uomo che, con sprezzo del pericolo, sorpassa le vetture in coda, zigzagando pericolosamente tra le corsie. Un comportamento che insospettisce immediatamente i militari, i quali decidono di intervenire.

Azionate le sirene e i lampeggianti, i carabinieri intimano l’Alt al centauro. Ma Rolando Gallo, anziché fermarsi, accelera bruscamente, dando vita a un breve ma concitato inseguimento. La sua corsa contro la legge e contro il tempo si protrae per alcune centinaia di metri, trasformando le strade cittadine in un palcoscenico di tensione. La fuga, tuttavia, termina bruscamente in via Nazionale delle Puglie. Forse a causa del peso del carico che trasportava, o per l’eccessiva velocità, il 57enne perde il controllo della sua Honda, rovinando a terra.

Fortunatamente, l’uomo non riporta ferite significative nell’impatto. Soccorso e immediatamente bloccato dai militari che lo tallonavano, Gallo viene sottoposto a un controllo. È a quel punto che il quadro si fa chiaro. Dalla perquisizione emerge la ragione di quella fuga disperata: l’uomo trasportava un carico anomalo e pesante, composto da diverso materiale elettrico. Nello specifico, i carabinieri rinvengono e sequestrano ben 18 chilogrammi di rame, il cosiddetto “oro rosso”, e 8 chili e mezzo di argento, per un totale di 26,5 kg di metalli.

Gli accertamenti, scattati immediatamente, hanno permesso di ricostruire l’intera vicenda in pochi minuti. Quel materiale non era altro che il provento di un furto appena consumato ai danni di una nota ditta della zona, specializzata nel settore. Il colpo di scena è che Rolando Gallo non era un ladro qualunque, ma un dipendente di quella stessa azienda. Aveva approfittato della sua posizione e della conoscenza dei luoghi per sottrarre il prezioso materiale direttamente dalla filiera produttiva, per poi tentare di allontanarsi e far perdere le proprie tracce. La resistenza opposta alla pattuglia per assicurarsi la fuga con la refurtiva ha trasformato il reato da semplice furto a rapina impropria.

Condotto in caserma per le formalità di rito, il 57enne è stato dichiarato in stato di arresto. Ora si trova a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del giudizio che dovrà chiarire i contorni di una vicenda che mescola il crimine predatorio con l’amaro sapore del tradimento sul posto di lavoro.

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