Il Regno Unito contro le truffe telefoniche

Varata una serie di misure a tutela del consumatore

LONDRA (Francesco Biondi) – È partita ufficialmente la lotta da parte del Regno Unito nei confronti della ‘vendita telefonica assillante’. L’annuncio è arrivato direttamente dal governo britannico che ha aperto le porte ad una severa normativa in merito. L’obiettivo sarà impedire con ogni mezzo possibile l’attività delle aziende che hanno come unico scopo quello di vendere beni e servizi telefonicamente. Infatti, l’atteggiamento di queste società si avvale di tecniche truffaldine oltre che ‘insistenti’ e colpisce soprattutto i più anziani.
Nel mirino le ‘cold-call’ e la tecnica di chiamate a pioggia
Una normativa ben precisa, dunque, a tutela della cittadinanza contro quelle società definite di ‘cold-call’. Ecco perché Il nome deriva dalla tecnica di chiamate a pioggia che viene messa in atto per il solo obiettivo di convincere il destinatario all’acquisto avvalendosi di una forma tutt’altro che nascosta di pressione nei confronti dello stesso.
Si tratta di una novità
Una novità importante sotto l’aspetto legislativo perché consentirà di introdurre un punto focale. Chiunque sia stato truffato o si ritenga molestato da tali aziende potrà rivalersi sulle stesse. Una denuncia ben precisa, dunque, che potrebbe portare le società protagoniste di tale ‘scelta’ ad una sanzione molto salata.
Multe salatissime per i trasgressori
Secondo le prime indiscrezioni, infatti, l’essere considerati responsabile di infrazione rispetto alla nuova normativa potrà portare il trasgressore ad una penale di oltre mezzo milione di euro. Un duro colpo, dunque, alle attività di call center britanniche e non e la conseguente tutela di chiunque venga riconosciuto vittima di una prassi ‘contra legem’. Ed una ulteriore tutela della frangia più anziana della popolazione. Ecco perché alcune società si sono rese in passato protagoniste di truffe a pensionati costretti in un certo qual modo ad accettare contratti di beni o servizi risultati poi inesistenti. Semplicemente perché ‘convinti’, in maniera tutt’altro che legale, all’acquisto finale.

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