Maxi-blitz a Mondragone: smantellata rete di spaccio, armi e riciclaggio. Decine di misure cautelari

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Operazione dei carabinieri
Operazione dei carabinieri

MONDRAGONE (Caserta) – Un’imponente operazione anti-crimine ha scosso il litorale domitio dalle prime luci dell’alba di oggi, 17 dicembre 2025. I Carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone, con un vasto dispiegamento di uomini e mezzi, hanno inferto un durissimo colpo a un presunto sodalizio criminale radicato sul territorio, eseguendo numerose misure cautelari emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. L’operazione, frutto di una complessa e articolata attività investigativa coordinata dalla locale Procura della Repubblica, mira a smantellare una rete accusata, a vario titolo, di reati gravissimi che vanno dalla cessione di sostanze stupefacenti al porto illegale di armi da fuoco, fino al trasferimento fraudolento di valori.

Il blitz, scattato in piena notte, ha visto i militari dell’Arma cinturare diversi quartieri della città di Mondragone e delle aree limitrofe, procedendo a perquisizioni domiciliari e all’esecuzione dei provvedimenti restrittivi nei confronti di soggetti ritenuti gravemente indiziati. Sebbene il numero esatto degli arrestati e dei destinatari delle misure non sia ancora stato ufficializzato, fonti investigative parlano di decine di persone coinvolte, a testimonianza della capillarità e della portata dell’organizzazione criminale finita nel mirino degli inquirenti.

Le indagini, condotte per mesi con metodi tradizionali come pedinamenti e servizi di osservazione, affiancati da sofisticate attività tecniche di intercettazione telefonica e ambientale, avrebbero permesso di ricostruire l’organigramma e le dinamiche di un gruppo ben strutturato. Secondo le prime indiscrezioni, l’organizzazione gestiva una fiorente piazza di spaccio, capace di rifornire di cocaina, hashish e altre droghe non solo il mercato locale ma anche le zone turistiche del litorale.

Un aspetto particolarmente allarmante emerso dall’inchiesta è la disponibilità di armi da fuoco da parte degli indagati. Il porto illegale di pistole e forse anche di armi a canna lunga testimonia un elevato livello di pericolosità del gruppo, pronto a difendere con la violenza i propri interessi illeciti e a imporre il proprio controllo sul territorio, intimidendo concorrenti e vittime.

Infine, l’accusa di trasferimento fraudolento di valori suggerisce che il sodalizio non si limitasse all’attività criminale “di strada”, ma avesse messo in piedi un sistema per riciclare i proventi dello spaccio. Gli inquirenti avrebbero individuato una serie di beni, tra cui forse attività commerciali, veicoli e immobili, fittiziamente intestati a prestanome incensurati con l’obiettivo di “ripulire” il denaro sporco e sottrarlo a eventuali sequestri da parte dello Stato.

Tutti i dettagli dell’operazione, il bilancio definitivo degli arresti, i quantitativi di droga e le armi sequestrate, nonché il valore dei beni sottoposti a vincolo, saranno resi noti alle ore 10.30 odierne. A illustrare i risultati dell’inchiesta sarà il Procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, dott. Pierpaolo Bruni, nel corso di una conferenza stampa che si terrà presso il suo Ufficio. Al suo fianco, a testimonianza della sinergia tra magistratura e forze dell’ordine, ci saranno i Procuratori Aggiunti dott. Carmine Renzulli e dott.ssa Graziella Arlomede, insieme ai vertici dell’Arma dei Carabinieri: il Comandante Provinciale di Caserta, Col. Manuel Scarso, il Comandante del Reparto Territoriale di Mondragone, Ten. Col. Antonio Bandelli, e il Comandante dell’aliquota operativa, Ten. Emanuele Romano. L’operazione odierna rappresenta una risposta forte e decisa dello Stato alla criminalità che affligge la provincia di Caserta, riaffermando la presenza e il controllo sul territorio.

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