NAPOLI – Un pomeriggio apparentemente tranquillo nel quartiere di San Giovanni si è trasformato nell’epilogo di un’attività di spaccio che operava sfacciatamente a pochi passi da un istituto scolastico. L’operazione, condotta con acume e prontezza dagli agenti della Polizia di Stato, si inserisce nel quadro dei servizi straordinari predisposti dalla Questura di Napoli per arginare la piaga del traffico di stupefacenti, una morsa che stringe troppi angoli della città. Ieri, 16 dicembre 2025, le maglie della giustizia si sono strette attorno a un giovane pusher, un 24enne napoletano già noto alle forze dell’ordine per reati specifici, la cui carriera criminale ha subito una brusca interruzione.
La scena si è svolta in via Bernardino Martirano. Gli agenti del Commissariato San Giovanni-Barra, impegnati in un servizio di pattugliamento mirato, hanno notato una dinamica sospetta, un copione tristemente noto. Un’auto ferma, un uomo a bordo e un giovane che si avvicina. Un rapido scambio: una banconota passa di mano in cambio di un piccolo involucro. Un gesto fulmineo, quasi invisibile, ma non agli occhi esperti dei poliziotti che, intuendo la natura illecita della transazione, sono intervenuti senza esitazione.
L’azione è stata immediata. Gli agenti hanno bloccato sia il venditore che l’acquirente, interrompendo l’iter criminoso e cristallizzando le prove. La perquisizione personale ha dato subito i suoi frutti: addosso al 24enne sono state rinvenute 13 bustine di marijuana, già pronte per la vendita, per un peso complessivo di circa 23 grammi, e un involucro di hashish da 3 grammi. Nelle sue tasche, un cospicuo bottino di 800 euro in banconote di vario taglio, ritenuto il provento dell’attività di spaccio della giornata. L’acquirente, un giovane del posto, è stato trovato in possesso della dose appena acquistata, confermando la flagranza del reato.
Ma l’intuito investigativo ha suggerito agli agenti che quello fosse solo l’apice dell’iceberg. Convinti che il 24enne potesse nascondere altro materiale illecito, hanno esteso il controllo alla sua abitazione. Una decisione che si è rivelata vincente. Al loro arrivo presso l’appartamento, i poliziotti sono stati accolti da una scena concitata: una familiare del giovane, in un maldestro e disperato tentativo di depistaggio, ha cercato di disfarsi di una busta, lanciandola via. Il gesto non è sfuggito agli operatori, che hanno prontamente recuperato l’involucro. Al suo interno, la prova definitiva di un’attività di spaccio ben organizzata: altre 4 bustine di marijuana, per un peso ben più consistente di circa 76 grammi, un bilancino di precisione e tutto il materiale necessario per il confezionamento delle dosi. Un vero e proprio kit del piccolo spacciatore.
Di fronte a un quadro probatorio così schiacciante, per il 24enne si sono aperte le porte del carcere con l’accusa di detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. La sua complice, la familiare che ha tentato di occultare le prove, è stata denunciata a piede libero per il medesimo reato. Per l’acquirente, invece, è scattata la sanzione amministrativa per detenzione per uso personale, come previsto dalla legge. Un altro colpo inferto al mercato della droga, ancora più significativo perché avvenuto in una zona sensibile, a tutela della sicurezza dei più giovani.




















