AVERSA – Una scena di violenza brutale e inquietante ha scosso la città. Protagoniste due ragazze giovanissime, coinvolte in una rissa avvenuta all’esterno dello stadio Augusto Bisceglia, episodio ripreso in un video che, nel giro di poche ore, ha fatto il giro del web suscitando sdegno e preoccupazione. Le immagini mostrano le due ragazze a terra, mentre si colpiscono ripetutamente con schiaffi e pugni, si strattonano e si tirano con forza i capelli, in una escalation di violenza che lascia poco spazio all’immaginazione. A rendere la scena ancora più grave è il contesto in cui avviene: numerosi passanti assistono alla rissa, alcuni tirano dritto fingendo di non vedere, altri si fermano soltanto per riprendere la scena con il cellulare, trasformando un momento di forte tensione in uno spettacolo da condividere sui social. Solo negli ultimi istanti del video alcune persone intervengono, riuscendo finalmente a separare le due giovani e a porre fine allo scontro. L’episodio ha immediatamente acceso il dibattito in città, sollevando interrogativi profondi sul disagio giovanile, sulla mancanza di punti di riferimento educativi e sul ruolo degli adulti, spesso spettatori passivi di comportamenti che richiederebbero invece attenzione, ascolto e intervento.
Non si tratta soltanto di una lite tra adolescenti, ma di un segnale allarmante di una violenza che rischia di diventare normalità, amplificata
dall’uso dei social network e dalla ricerca di visibilità. Particolarmente preoccupante è anche il luogo in cui si è verificato l’episodio, un’area frequentata da giovani e famiglie, a ridosso di un impianto sportivo che dovrebbe rappresentare un simbolo di aggregazione sana e di valori positivi come il rispetto e la lealtà. La vicenda ha inevitabilmente gettato un’ombra sull’immagine della città, già alle prese con diverse criticità sociali. Sull’accaduto è intervenuto il presidente del consiglio comunale, Giovanni Innocenti, che ha espresso una ferma e netta condanna: “Si tratta di un gesto grave e inaccettabile, che non può essere tollerato né giustificato. La violenza, soprattutto quando coinvolge ragazzi così giovani, è il sintomo di un disagio profondo che va affrontato con serietà e responsabilità”.
Innocenti ha poi rivolto un appello all’intera comunità cittadina: “E’ necessario educare al rispetto delle persone e alla dignità umana. Famiglie, scuole, istituzioni e associazioni devono lavorare insieme per costruire una società più serena e tranquilla. L’indifferenza di chi assiste senza intervenire è altrettanto preoccupante: ognuno di noi ha il dovere morale di non voltarsi dall’altra parte”. Il video, diventato virale, ha contribuito ad amplificare l’impatto emotivo dell’accaduto, ma pone anche una riflessione sull’uso distorto delle tecnologie e dei social, che troppo spesso trasformano episodi di violenza in contenuti da consumare e condividere, anziché in occasioni di denuncia e prevenzione. Ora l’attenzione si sposta sulla necessità di azioni concrete, che vadano oltre la semplice condanna. Servono percorsi educativi, spazi di ascolto per i giovani e una maggiore presenza sul territorio, affinché episodi simili non si ripetano. Quanto accaduto ad Aversa deve diventare un campanello d’allarme per tutta la comunità, chiamata a reagire con fermezza e responsabilità per contrastare ogni forma di violenza e riaffermare i valori del rispetto e della convivenza civile.




















