Il governo ha giurato, passaggio di consegne tra Gentiloni e Conte. Il primo impegno di Costa sulla Terra dei fuochi

Al Quirinale la cerimonia con il nuovo premier e i 18 ministri del 'governo del cambiamento'. Il ministro dell'Ambiente pronto a trattare con l'Ue e intervenire sui guai della Campania. Sorridente Di Maio, sguardo solenne e calzini verdi per Salvini.

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

ROMA (Giuseppe Palmieri) “Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione”. Queste le parole pronunciate dal premier Giuseppe Conte e dai 18 ministri del ‘governo del cambiamento’ al Quirinale al momento del giuramento. Poi la firma e la stretta di mano con il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. La foto di rito, il passaggio della campanella tra Conte e Paolo Gentiloni a Palazzo Chigi. Il nuovo esecutivo è nel pieno delle sue funzioni, in attesa del voto di fiducia del Parlamento che si terrà la prossima settimana, come confermato dal presidente della Camera, Roberto Fico.

Selfie, sorrisi, solennità e cravatte verdi

Sorridente Luigi Di Maio, nuovo ministro del Lavoro, che ha scherzato e stretto mani nel corso della cerimonia al Quirinale. Espressione un po’ più solenne per Matteo Salvini, che ha assunto la guida del Viminale. I due leader per la prima volta dal 4 marzo sono stati fotografati nello stesso posto, nonostante si siano incontrati spesso negli ultimi 89 giorni per definire l’accordo che ha portato alla nascita del governo. Cravatta e calzini verdi per Salvini, in completo scuro con la spilletta della Lega. Neanche una smorfia per Paolo Savona, apparso a suo agio nel momento del giuramento pronunciato a 25 anni da quello che lo portò nel governo allora guidato da Carlo Azeglio Ciampi.

L’impegno per la Terra dei fuochi del nuovo ministro Costa

“La Terra dei fuochi è nel mio cuore e, quindi, adesso sarà al centro del mio lavoro. Valutateci per quello che faremo”, ha detto il nuovo ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. Quest’ultimo sa che dovrà trattare con l’Europa per la questione delle sanzioni inflitte all’Italia per la gestione delle discariche: “Ci lavoreremo”, ha detto. “C’è tanto da fare per l’Italia, ora ci rimbocchiamo le maniche”, ha aggiunto il ministro degli Affari Regionali Erika Stefani. Tra sorrisi, selfie, promesse e sguardi fieri, comincia ufficialmente l’avventura del ‘governo del cambiamento’ sostenuto da Lega e Movimento 5 Stelle. L’opposizione di centrosinistra, che ha governato fino a pochi minuti fa, è già in piazza. E questo dice tanto sul clima nel Paese. E’ ora di cambiare.

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