“Basta chiacchiere, ora fatti”, il premier Conte prima di recarsi ai festeggiamenti di oggi in Piazza Venezia

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

E’ la festa di noi tutti, tanti auguri a tutti“, esordisce il neo-presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte questa mattina. “Non fatemi i complimenti adesso, non ho fatto ancora nulla. Spero che me li possiate fare dopo. Finora sono state fatte troppe chiacchiere, bisogna passare ai fatti“, continua con il gesto del pugno serrato prima di avviarsi all’Altare della Patria.

Da avvocato a professore

Laureato in Giurisprudenza nel 1988 alla Sapienza, si approccia alla professione forense e diventa avvocato. Pare aver svolto attività di ricerca presso la Duquesne University di Pittsburgh e sembra aver soggiornato come visiting student tre mesi presso la Yale University di New Haven. Nel 2000 ottiene l’idoneità a professore associato e nel 2002 quella di professore ordinario. Insegna presso l’Università di Roma Tre, Lumsa, Università di Sassari, Università S. Pio V di Roma e University of Malta. Recentemente è diventato docente presso l’università di Firenze e presso la LUISS. Il nuovo premier, insomma, pare avere un curriculum ricco di esperienze lavorative in ambito universitario.

L’approccio all’attività politica

Nel settembre 2013 inizia ad avvicinarsi all’attività politica ed è nominato componente laico del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa. Il 23 maggio scorso ha dichiarato “Sarò l’avvocato degli italiani”  dopo aver ricevuto l’incarico di formare un governo dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La vena giurista non si è fatta aspettare. Conte, infatti, ha assunto subito il piglio del difensore di un “popolo in causa”. Anche se, non si capisce bene con chi: istituzioni, stato, Ue. Le reazioni non sono state contenute, tant’è che l’ex-premier Matteo Renzi ha prontamente dichiarato: “Conte avvocato degli italiani? Noi ci costituiremo parte civile“. Viene da pensare che l’udienza da discutere in Parlamento sia quindi tra partiti politici. Peccato che non ci sarà nessun giudice a condannare nessuno, ma solo un popolo, o meglio un elettorato che esporrà il proprio giudizio sui “fatti”.

Accetto si o no?

Il 27 maggio scorso Conte rimette il mandato che ha accettato con riserva perché il Capo dello Stato pone un veto all’ex-candidato ministro dell’economia Paolo Savona, ora ministro per le Politiche Comunitarie, a causa delle sue posizioni antieuropeiste e antieuro. Così l’ipotesi di un governo Conte sembra svanire, e nella settimana appena trascorsa nascono trattative di governo tra Mattarella e l’economista Carlo Cottarelli. Nel frattempo si creano nuove e più accettabili condizioni politiche, e il professore viene riconvocato al Quirinale. Al Tesoro? Giovanni Tria, professore di economia ed ex consulente economico di Forza Italia. Conte, da professore universitario e componente del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, in poche settimane riesce ad esser nominato premier giovedì, non solo dal Capo dello Stato ma, pare, anche “dall’elettorato” del M5S che lo acclama essendo vicino alle idee del movimento.

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