Oggi il via al Governo del cambiamento: Conte al banco di prova della fiducia

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

ROMA (Francesco De Sio) – Primo vero banco di prova per il ‘Governo del cambiamento’ composto da Lega e Movimento 5 Stelle. Nel primo pomeriggio, infatti, le camere saranno chiamate a votare la fiducia al premier in pectore Giuseppe Conte dopo il tradizionale discorso programmatico.

Fiducia: l’agenda degli appuntamenti

Ben definiti orari che di fatto scandiranno ufficialmente il via libera alla legislatura. A mezzogiorno Conte terrà il suo discorso al Senato, mentre interverrà alla Camera un’ora dopo, attorno alle 13. Il compito dell’uomo di fiducia di Di Maio e Salvini sarà convincere il Parlamento su due temi fondamentali. Il primo riguarda la fattibilità del progetto reddito di cittadinanza e pensioni, il secondo toccherà il superamento della legge Fornero. In serata, probabilmente attorno alle 19,30, si esprimerà Palazzo Madama, mentre nel pomeriggio di domani toccherà a Montecitorio dare l’ultimo nulla osta al Governo.

I numeri dell’appoggio

Carroccio e MoVimento, che nell’ultima tornata elettorale del 4 marzo hanno incassato complessivamente il 55% delle preferenze, garantiranno senza problema i numeri della fiducia alla nuova squadra di ministri. Se dall’altra parte è pressoché certo il voto contrario del Pd, dall’altra parte si aprono dubbi legati alla posizione che assumeranno gli ex alleati di Salvini. Il centrodestra si è infatti reso protagonista di più di un’uscita non propriamente in linea con lo schieramento leghista. Su tutte le dichiarazioni a difesa di Mattarella dell’ormai ex Cavaliere. È cosa nota che Berlusconi non veda di buon occhio un contratto di governo con i grillini, resta da capire come nei fatti si tradurrà questa spaccatura all’interno della vecchia coalizione.

In cifre

A Palazzo Madama, primo vero banco di prova, il nuovo governo può contare, numeri alla mano, su 167 voti certi, 6 in più rispetto alla maggioranza assoluta. I 58 senatori della Lega e i 109 del Movimento 5 Stelle. A questi, però, si dovrebbero aggiungere almeno altri 4 voti, facendo salire la maggioranza a quota 171. Sempre che le dichiarazioni fatte in occasione delle consultazioni di Conte come presidente incaricato vengano confermate. A Montecitorio, invece, l’esecutivo giallo-verde ha una maggioranza schiacciante, con 346 vot(222 deputati M5S e 124 leghisti). Quindi, 30 voti di scarto rispetto alla maggioranza assoluta di 316. Anche qui i voti a favore potrebbero aumentare grazie ad alcuni deputati ex M5S e alcune componenti del gruppo Misto.

I prossimi impegni

Subito dopo la fiducia, si passa alle commissioni permanenti dei due rami del Parlamento. I gruppi dovranno indicarne i rispettivi componenti, starà poi a loro eleggere presidente e ufficio di presidenza di ciascuna commissione. Venerdì e sabato primo impegno internazionale per Giuseppe Conte, con il G7 che si terrà a La Malbaie in Canada.

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