Emilia Romagna (LaPresse) – Dietro il furto di 1.700 euro trafugati dalla borsa lasciato all’interno dell’auto della vittima vi sarebbe stata la necessita per una coppia di ladri di monetizzare per potersi pagare la loro fuga d’amore che pare, stando alle risultanze investigative dei carabinieri di Cavriago (Reggio Emilia), avesse come meta la romantica Parigi. A scoprirlo i carabinieri della stazione di Cavriago. Con l’accusa di concorso in furto aggravato hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia una 28enne reggiana e il suo compagno 58enne. Entrambi si sono resi irreperibili dopo il furto.
Vittima del furto una 65enne reggiana, ex futura suocera della 28enne oggi indagata. E’ accaduto lo scorso 31 maggio. La ricostruzione fatta dai carabinieri di Cavriago. Secondo le indagini, i due ladri innamorati si sono introdotti furtivamente nel cortile di una privata abitazione di Cavriago. Lì hanno raggiunto un’autovettura Volkswagen UP parcheggiata all’interno. L’uomo approfittando del fatto che l’auto fosse aperta si introduceva all’interno mentre la complice lo copriva facendo il palo.
Follia d’amore di una coppia
Rovistando all’interno dell’abitacolo veniva trovato un borsello contenente 1.700 euro in contanti che la vittima inavvertitamente aveva lasciato incustodito sul mezzo. Nel bel mezzo del furto i due venivano notati dalla derubata che tuttavia non riusciva a evitare il furto. Infatti, i due ladri, entrati in possesso dei soldi, si davano alla fuga. La stessa derubata tuttavia riconosceva nella donna l’ex fidanzata di suo figlio. Quindi la denuncia formalizzata ai carabinieri di Cavriago che avvivano le indagini. Forti delle indicazioni fornite dalla derubata i carabinieri catalizzavano le attenzioni investigative sulla 28enne e quindi sull’attuale nuovo compagno.
A carico dei due i carabinieri di Cavriago acquisivano incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di furto per la cui ipotesi delittuosa i due venivano denunciati. Nel corso delle indagini i carabinieri avevano modo di apprendere nell’ambito familiare degli indagati che i due avevano commesso il furto per trovare liquidità a loro necessarie per pagarsi la ‘fuitina’. Sembra, stando agli elementi in possesso all’arma di Cavriago, che avesse come destinazione la Francia dove i due pare proprio essersi recati dopo il furto.