Fuga dopo l’incidente e senza patente: finge il furto dello scooter per non finire nei guai, smascherato 18enne

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Operazione della polizia
Operazione della polizia

PIACENZA – Un maldestro tentativo di sfuggire alle proprie responsabilità, orchestrato da un neomaggiorenne, si è trasformato in un boomerang giudiziario che rischia di costargli molto caro. Quella che era stata denunciata come una banale sparizione di un motociclo si è rivelata essere una complessa messinscena, smascherata dalla meticolosa attività investigativa della Polizia Locale di Piacenza. L’epilogo è arrivato proprio alla vigilia di Natale, quando gli agenti del Comando di via Rogerio hanno depositato in Procura un’informativa dettagliata che accusa un 18enne piacentino di simulazione di reato e falsità ideologica.

Tutto ha inizio nei giorni scorsi, lungo le strade della città. Il giovane, in sella al suo motociclo, rimane coinvolto in un sinistro stradale. Preso dal panico e consapevole della sua posizione irregolare, prende la peggiore delle decisioni: invece di fermarsi e prestare soccorso o attendere le forze dell’ordine, sceglie la via della codardia. Abbandona il mezzo incidentato sull’asfalto e *si era dato alla fuga abbandonando il motociclo da lui condotto*, scomparendo nel nulla. Il motivo di tale comportamento è presto emerso: il ragazzo era alla guida pur essendo sprovvisto della patente di guida.

Poche ore dopo, nel tentativo di crearsi un alibi e deviare i sospetti, il 18enne ha messo in atto la seconda parte del suo piano. Si è presentato alle autorità per denunciare il furto del suo scooter, sperando che il veicolo, una volta ritrovato sulla scena dell’incidente, venisse collegato a ignoti ladri e non a lui. Un’azione che lo ha fatto sprofondare in un guaio ancora più grande, trasformando una serie di infrazioni amministrative in veri e propri reati penali.

Ma il castello di bugie non ha retto al vaglio degli investigatori. Come sottolineato in una nota del Comando, “a seguito di approfonditi accertamenti e di un’attenta analisi degli elementi raccolti”, gli agenti hanno iniziato a notare delle incongruenze nella sua versione. Mettendo insieme i pezzi del puzzle – la denuncia di furto, il ritrovamento del motociclo incidentato e altri elementi raccolti sul campo – sono riusciti a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Il presunto furto era in realtà una *simulazione di reato*, architettata per evitare le pesanti conseguenze della sua condotta.

Una volta smascherato, per il giovane è arrivato il conto, salatissimo. È stato deferito all’autorità giudiziaria per i reati di simulazione di reato e falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico. Ma non è finita qui. Parallelamente all’azione penale, è scattata una raffica di sanzioni amministrative. Gli sono state contestate numerose e gravi violazioni al codice della strada, tra cui la fuga dopo incidente, la *mancata copertura assicurativa e la guida senza patente.* Il motociclo, prova materiale della sua bravata, è stato sottoposto a sequestro e a fermo amministrativo.

L’indagine, come precisano dal Comando, è ancora nella fase preliminare e “proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale”. Un amaro regalo di Natale per il 18enne, che ha scoperto nel modo più duro che la fuga non è mai una soluzione e che la legge, prima o poi, presenta sempre il conto.

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