MILANO (LaPresse) – Depressione, iperattività, predilezione per la solitudine e aggressività sono condizioni riportate dal 95% dei bambini della Striscia di Gaza. Lo rileva una nuova ricerca di Save the Children, mostrando come la combinazione di questi sintomi consista in una profonda sofferenza psicologica.
Striscia di Gaza: i bambini presentano incubi e difficoltà nel dormire.
La ricerca rileva che i bambini dell’enclave mostravano già prima delle recenti proteste preoccupanti segnali di sofferenza quali incubi e difficoltà nel dormire. La minaccia della guerra, la paura delle bombe, l’insicurezza costante causata dall’instabilità politica, sono la maggiore fonte di stress per i bambini ascoltati. Il 60% dei famigliari ha dichiarato che tutto ciò sta avendo delle ripercussioni sui minori.
Il rumore degli aerei è stato citato dal 78% dei bambini come maggiore fonte di paura. Bambine e bambini, infatti, hanno affermato di essere “spaventati” o di sentirsi “insicuri” a causa della prospettiva di una guerra o dei bombardamenti che possono colpire loro e le loro famiglie. Tali timori hanno spinto alcuni di loro ad aver paura di dormire e a far fatica a prender sonno per “proteggersi dagli incubi”. “Faccio incubi terribili e ho la paura costante di essere colpita da una bomba, di venire ferita o uccisa“, racconta un quindicenne di Gaza.
La preoccupazione di Salve the Children.
Save the Children è profondamente preoccupata che la crescente violenza vissuta dai bambini metta fine anche alla loro resilienza. Nonostante le enormi pressioni fronteggiate da molti bambini, la ricerca ha rilevato che la maggior parte di loro mostra ancora segni di resilienza. Più dell’80% dice di poter parlare dei problemi con la famiglia e con gli amici e il 90% afferma di sentirsi supportato dai genitori.
“Una significativa parte del senso di sicurezza provato dai bambini è legato alla stabilità che le famiglie sono state in grado di offrire, ha dichiarato Marcia Brophy, esperta in salute mentale di Save the Children in Medioriente. Prosegue l’esperta: “Nelle ultime settimane in migliaia hanno visto il padre, la madre o un parente ferito o ucciso. Una tale perdita di equilibrio a livello familiare, in un ambiente che è già caratterizzato dall’insicurezza, mette a dura prova la salute mentale dei bambini e costituisce una grave minaccia per i loro fragili meccanismi di difesa. Questo li espone a un alto rischio di stress tossico, la più pericolosa forma di risposta allo stress, provocata da una forte o prolungata esposizione alle avversità“.