Spari alla Vigilia a Pomigliano, bimbo di 7 anni ferito. L’ombra di un raid in un negozio

160
Operazione della polizia
Operazione della polizia

POMIGLIANO D’ARCO – La gioia e le luci della Vigilia di Natale spente dal sibilo di un proiettile. Un’ombra sinistra calata su una serata che doveva essere solo di festa e attesa, trasformando la piazza in una scena del crimine. A Pomigliano d’Arco, la notte più magica dell’anno si è macchiata di sangue e paura: un bambino di soli 7 anni è stato ferito, fortunatamente solo di striscio, da un colpo d’arma da fuoco. Una tragedia sfiorata che lascia l’intera comunità sotto shock e riaccende i riflettori sulla violenza che non conosce tregua, nemmeno durante le festività.

Il dramma si è consumato nella serata di mercoledì 24 dicembre, in una piazza Mercato gremita di famiglie intente negli ultimi acquisti e nello scambio di auguri. Improvvisamente, il panico. Un boato, forse scambiato inizialmente per un petardo, e poi le urla. Il piccolo, classe 2018, si è accasciato a terra, toccandosi il braccio sinistro. La corsa disperata verso l’ospedale pediatrico Santobono di Napoli ha tenuto tutti con il fiato sospeso. Lì, i medici hanno riscontrato una ferita da proiettile “di striscio”, una lesione superficiale che, pur non mettendo in pericolo la vita del bambino, segna in modo indelebile la sua innocenza. Medicato e confortato, il piccolo è stato dimesso poche ore dopo con una prognosi di sette giorni. Un miracolo, secondo molti, che non cancella però la gravità di un atto criminale di inaudita ferocia.

Sulla vicenda indagano senza sosta gli uomini della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di Polizia di Acerra. Le prime ore sono state febbrili: i rilievi balistici in piazza, la raccolta delle testimonianze a caldo, ancora confuse e terrorizzate. Ma un tassello fondamentale è emerso nelle ultime ore, gettando una nuova luce sulla dinamica. Il ferimento del bambino non sarebbe un evento isolato. Gli inquirenti, infatti, hanno collegato il fatto a un secondo ferito, un uomo di 47 anni (classe 1978), anche lui raggiunto da un colpo d’arma da fuoco nella stessa concitata serata.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, entrambi gli episodi sarebbero riconducibili a un unico, violento evento, verificatosi all’interno di un esercizio commerciale che affaccia proprio su piazza Mercato. L’ipotesi del proiettile vagante esploso per futili motivi o per una “stesa” intimidatoria lascia dunque spazio a uno scenario più definito e inquietante. Si è trattato di una rapina finita male? Di un avvertimento mirato a qualcuno all’interno del negozio? O di un regolamento di conti degenerato in una sparatoria?

Al momento, nessuna pista è esclusa. Gli inquirenti stanno passando al setaccio le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, alla ricerca di fotogrammi che possano immortalare i responsabili in fuga o le fasi cruciali del raid. La testimonianza dell’uomo ferito sarà cruciale per delineare i contorni dell’accaduto e dare un volto e un nome a chi ha osato sparare tra la folla, incurante della presenza di decine di persone, tra cui molti bambini. Resta l’amarezza per una Vigilia di Natale violata e la consapevolezza agghiacciante che, ancora una volta, un innocente ha rischiato di pagare con la vita il prezzo della follia criminale altrui.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome