Evade dai domiciliari, passeggiata fatale nei Quartieri Spagnoli: arrestato 59enne

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Operazione della polizia
Operazione della polizia

NAPOLI – Una passeggiata serale tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli, forse per respirare un’aria di libertà negatagli da un provvedimento del giudice, si è trasformata in un biglietto di sola andata per il carcere. Si è conclusa così, nella serata di ieri, 27 dicembre 2025, la breve evasione di un 59enne napoletano, già noto alle forze dell’ordine, che ha pensato di poter sfidare la misura cautelare degli arresti domiciliari a cui era sottoposto. A porre fine alla sua “fuga” sono stati gli agenti del Commissariato San Ferdinando della Polizia di Stato, impegnati in un meticoloso servizio di controllo del territorio in una delle aree più complesse e vitali del capoluogo partenopeo.

Il sipario su questo ennesimo episodio di cronaca cala in via Nardones, un’arteria pulsante nel cuore dei Quartieri. È qui che una volante, durante il consueto pattugliamento volto a garantire sicurezza e legalità, ha incrociato il cammino del 59enne. Non un incontro casuale. L’occhio esperto degli operatori di polizia ha subito notato qualcosa di anomalo nel suo comportamento. Alla vista della vettura con i colori d’istituto, l’uomo ha tradito un nervosismo palese: ha abbassato lo sguardo, accelerato il passo e tentato goffamente di dileguarsi, sperando di confondersi tra le ombre della sera e la frenesia del dedalo di strade.

Quel tentativo di allontanarsi, però, è suonato come un campanello d’allarme per gli agenti. Un comportamento troppo sospetto per essere ignorato. In pochi istanti, la pattuglia lo ha raggiunto e bloccato, impedendogli ogni ulteriore tentativo di fuga. Fermato e identificato, l’uomo non ha potuto fornire una giustificazione plausibile per la sua presenza in strada a quell’ora. La verità, cruda e inequivocabile, è emersa pochi minuti dopo, grazie agli accertamenti di rito.

L’interrogazione al terminale della banca dati delle forze dell’ordine ha infatti sciolto ogni dubbio, svelando il motivo di tanta agitazione: il 59enne risultava essere sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari presso la sua abitazione. Di fatto, in quel momento, avrebbe dovuto trovarsi recluso tra le mura domestiche, e non a passeggio per il quartiere. La sua presenza in via Nardones configurava, senza possibilità di appello, il reato di evasione.

Di fronte all’evidenza dei fatti, per l’uomo si sono aperte le porte degli uffici del Commissariato San Ferdinando per le formalità di rito. Al termine delle procedure, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato tratto in arresto. La sua bravata gli costerà cara: non solo dovrà rispondere del reato per cui era già ai domiciliari, ma ora dovrà affrontare un nuovo procedimento penale per evasione, un’accusa che aggrava notevolmente la sua posizione e che, con ogni probabilità, lo condurrà da una detenzione “leggera” a una ben più severa dietro le sbarre di un istituto penitenziario. Un amaro epilogo per una serata iniziata con l’illusione della libertà e terminata con la certezza di una cella.

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