Mafia, sequestrati beni per 6 milioni di euro a diverse persone di Agrigento e Trapani

Indagini condotto contro un imprenditore e diversi intestatari di aziende

Foto LaPresse - Claudio Furlan

Agrigento (LaPresse) – La Direzione investigativa antimafia di Agrigento ha sequestrato beni per 3 milioni di euro all’imprenditore Giuseppe Scariano, 66enne, originario di Favara.

Indagini condotte da diverso tempo

Le indagini hanno fatto emergere la pericolosità sociale dell’uomo. Costui fa parte del sodalizio criminale di stampo mafioso operante nella provincia di Agrigento. Con finalità di illecita acquisizione di opere nel settore dei pubblici appalti. E’ emerso infatti come le sue attività imprenditoriali sono intestate in alcuni casi a soggetti terzi. Ma comunque a lui riconducibili, siano risultate asservite agli interessi della consorteria mafiosa. Il tutto è stato confermato dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia.

Il decreto di sequestro ha riguardato 14 fabbricati, 25 terreni, quota parte di ulteriori 26 terreni. Oltre a 3 società di capitale e relativi compendi aziendali, 1 quota societaria di un consorzio e 1 rapporto finanziario.

Sequestro di beni anche per diversi cittadini di Trapani

La polizia e la guardia di finanza di Trapani stanno eseguendo a Mazara del Vallo il sequestro di numerosi beni. Il valore ammonta a circa 3 milioni di euro, nei confronti di diversi cittadini italiani. Tra i beni sequestrati, in applicazione della normativa antimafia, vi sono diverse società. Operano nel settore della commercializzazione dei prodotti ittici. Altre nel settore dei smaltimenti dei rifiuti e nel settore edile. Sono oggetto del sequestro, inoltre, diverse partecipazioni societarie e rapporti bancari. Infine vari veicoli e dieci immobili (tra cui terreni e fabbricati).

Le indagini hanno evidenziato l’interesse imprenditoriale di Cosa Nostra nel settore edile e dello smaltimento dei rifiuti, nonché in quello ittico.

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