NAPOLI – Una città blindata, sorvegliata da un dispiegamento di forze senza precedenti per salutare il 2026 in sicurezza. Non è un’esercitazione, ma il massiccio piano operativo varato questa mattina, 30 dicembre 2025, per garantire un Capodanno sereno e arginare i pericoli legati alla folla oceanica attesa per le strade, alla vendita di fuochi illegali e alla guida spericolata. La decisione è maturata al termine di un vertice cruciale in Prefettura, presieduto dal Prefetto Michele di Bari, che ha riunito i massimi vertici provinciali dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Attorno al tavolo sedevano il Questore Maurizio Agricola, i comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, i generali Biagio Storniolo e Carmine Virno, l’Assessore alla Legalità Antonio De Iesu, e la Comandante della Polizia Metropolitana Lucia Rea. Un summit che fa seguito a giorni di fitte riunioni e che ha messo a punto una strategia a tenaglia, mirata a prevenire ogni criticità non solo nei luoghi istituzionali, ma soprattutto nel cuore pulsante della festa, dove si riverseranno centinaia di migliaia di persone. L’attenzione è massima, anche alla luce del “delicato contesto internazionale”, un’ombra che impone una vigilanza spasmodica su ogni potenziale obiettivo sensibile e su ogni assembramento che, di per sé, potrebbe costituire un pericolo.
Il cuore del dispositivo di sicurezza si concentrerà su Piazza del Plebiscito, teatro del tradizionale concertone di fine anno, e sulle aree della movida giovanile. Il Lungomare, Piazza Municipio e la Rotonda Diaz, trasformate in discoteche a cielo aperto, saranno presidiate da un imponente schieramento congiunto di Polizia di Stato, Carabinieri, Finanzieri, Polizia Locale e Metropolitana. L’obiettivo è chiaro: garantire il divertimento ma stroncare sul nascere ogni forma di illegalità, dalle risse al consumo smodato di alcol, fino allo spaccio.
Parallelamente, scatta la tolleranza zero sulle strade. Con l’aumento esponenziale degli spostamenti, anche in piena notte, verranno intensificati i posti di blocco in tutta l’area metropolitana. Nel mirino degli agenti ci saranno soprattutto la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, piaghe che ogni anno trasformano la notte di festa in tragedia. Controlli serrati anche sull’uso dei cellulari al volante e sul rispetto del codice della strada, con l’impiego massiccio di etilometri e precursori per i test antidroga. Per incentivare un afflusso ordinato e sicuro, è stato inoltre predisposto un potenziamento straordinario del trasporto pubblico, con corse prolungate nelle giornate di picco per far fronte all’eccezionale domanda di mobilità e disincentivare l’uso dell’auto privata.
Ma la vera dichiarazione di guerra è quella ai “botti” illegali. Le Forze dell’ordine hanno già alzato il livello di allerta con attività di prevenzione e repressione per bloccare la filiera criminale che si cela dietro la commercializzazione di ordigni pericolosissimi. In questo quadro, il Prefetto di Bari ha inviato una circolare a tutti i sindaci della provincia, richiamandoli a un impegno diretto. Si chiede loro di mobilitare le Polizie Locali per contrastare la produzione e la vendita di fuochi proibiti e, soprattutto, di far rispettare il divieto di esplodere botti in aree sensibili come ospedali, case di cura, canili e zone residenziali, per tutelare la quiete e l’incolumità dei più fragili e degli animali.
Nel ribadire l’impegno corale delle Istituzioni, il Prefetto ha lanciato un appello diretto alla cittadinanza: “Chiediamo la massima collaborazione, il rispetto delle regole e l’uso dei mezzi pubblici. Segnalate tempestivamente ogni situazione di pericolo”. Un patto tra Stato e cittadini per vivere una notte di festa senza doverla poi raccontare nelle pagine della cronaca nera.






















