Giallo in via Paruta: donna trovata morta in un cortile, si indaga per omicidio

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Operazione dei carabinieri
Operazione dei carabinieri

MILANO – Un’alba gelida e una macabra scoperta che getta un’ombra sinistra sulla zona nord-orientale della città. È un vero e proprio giallo quello che gli investigatori dei Carabinieri, coordinati dalla Procura di Milano, sono chiamati a risolvere. Il corpo senza vita di una giovane donna, al momento ancora senza un nome, è stato rinvenuto questa mattina, martedì 30 dicembre 2025, nel cortile interno di un condominio residenziale in via Paruta.

A fare la terribile scoperta è stata la custode dello stabile. Attorno alle prime ore del mattino, durante il suo consueto giro di controllo, la sua attenzione è stata catturata da una sagoma immobile, riversa a terra in un’area appartata del cortile. Avvicinatasi, si è trovata di fronte a una scena agghiacciante: una giovane donna, apparentemente tra i 25 e i 30 anni, giaceva semivestita, priva di vita. Immediato è scattato l’allarme al 112.

In pochi minuti, via Paruta è stata sigillata dalle pattuglie dei Carabinieri, mentre sul posto convergevano gli specialisti della Sezione Investigazioni Scientifiche per i primi, cruciali rilievi. Poco dopo è arrivato anche il pubblico ministero di turno, Antonio Pansa, che ha assunto la direzione delle indagini e ha disposto l’apertura di un fascicolo per omicidio volontario.

Da un primo esame esterno del cadavere, effettuato dal medico legale, sono emersi dettagli che indirizzano l’inchiesta verso la pista del delitto violento. Sul corpo della vittima sono stati riscontrati diversi lividi, ecchimosi che suggeriscono una colluttazione o un’aggressione precedente al decesso, ma che, secondo una prima valutazione, non sarebbero la causa diretta della morte. L’elemento più inquietante, tuttavia, riguarda il collo della giovane: su di esso sono stati rilevati dei segni evidenti, compatibili con un’azione di strangolamento o soffocamento. Questa è, al momento, l’ipotesi più accreditata dagli inquirenti per spiegare il decesso, anche se solo l’autopsia, che verrà disposta nelle prossime ore, potrà fornire certezze definitive sulla causa e sull’ora della morte.

Il mistero si infittisce attorno all’identità della vittima. Nessuno dei residenti del palazzo, sentiti a caldo dai militari, sembra conoscerla. Un fantasma, una donna senza nome la cui vita è finita tragicamente in un cortile che, forse, non era il suo. Le indagini si muovono ora su più fronti. La priorità assoluta è dare un nome alla vittima, attraverso la comparazione con le denunce di scomparsa recenti e l’analisi delle impronte digitali. Parallelamente, gli investigatori stanno setacciando l’intera area alla ricerca di telecamere di videosorveglianza, pubbliche o private, che possano aver ripreso gli ultimi istanti di vita della donna o l’arrivo del suo assassino. Le domande che attendono una risposta sono pesanti come macigni: chi era la vittima? È stata uccisa nel cortile o il suo corpo è stato abbandonato lì in un secondo momento? E, soprattutto, chi è l’autore di un crimine così efferato che scuote Milano in queste fredde giornate di fine anno?

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