Informazione, il Tg1 di Chiocci conferma la propria leadership nel 2025

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ROMA – A fine anno, si sa, è tempo di bilanci. Ma quello che arriva dai palazzi della televisione italiana, con la chiusura del 2025, non è un semplice resoconto: è un verdetto inappellabile emesso da milioni di telecomandi, che consegna al Tg1 diretto da Gian Marco Chiocci non solo la conferma della leadership, ma la cronaca di un dominio assoluto nel panorama dell’informazione. I numeri raccontano di una corazzata che non solo non affonda nel mare in tempesta del calo generale degli ascolti, ma che accelera, lasciando i competitor a navigare a vista in un abisso di punti percentuali.

L’arena più prestigiosa, quella delle 20.00, è il teatro del trionfo. Fino al 27 dicembre, l’edizione serale del telegiornale dell’ammiraglia Rai ha tenuto inchiodata davanti allo schermo una media di 4 milioni e 186 mila spettatori. Uno share del 24.4%. Il dato, già di per sé schiacciante, diventa ancor più evidente se si analizza la dinamica: un incremento dello 0.8% rispetto al 2024, in un’epoca in cui perdere ascolti è la norma. Il principale competitor è staccato di oltre 4 punti di share.

La strategia vincente della testata diretta da Chiocci si completa con l’edizione delle 13.30, altro fortino inespugnabile. Anche qui, il verdetto è netto: 3 milioni e 93 mila spettatori medi, con uno share che tocca il 25 per cento. Un incremento dello 0.8% sull’anno precedente, a testimoniare una crescita organica e costante, che non lascia spazio a interpretazioni.

Il punto di forza del Tg1 è la sua capacità di andare controcorrente. Mentre la platea televisiva complessiva dei telegiornali subisce una lenta ma costante emorragia, il Tg1 naviga in solitaria, registrando ascolti in crescita in ogni singolo mese del 2025 rispetto all’anno precedente. Un’anomalia che si spiega con una linea editoriale che ha saputo intercettare il bisogno di un’informazione autorevole ma al tempo stesso dinamica, capace di dettare l’agenda e di non subirla.

La prova del nove, il sigillo su questo primato incontrastato, è arrivata con i grandi eventi storici. Quando la storia chiama, gli italiani scelgono il Tg1. I funerali di Papa Francesco, un momento di lutto e raccoglimento globale, sono stati seguiti in diretta sulla prima rete da 4,6 milioni di spettatori, con un picco di share del 43,5%. Un plebiscito, la dimostrazione che nei momenti che contano, il canale di riferimento è uno e uno soltanto.

Ma la conquista non si è fermata al piccolo schermo. Nel 2025, il Tg1 ha brillato anche sul fronte digitale, un territorio spesso ostico per le testate tradizionali. I risultati sui social sono stati esplosivi: 34,3 milioni di “Action” (interazioni), con un balzo del +278% rispetto al 2024. Un’onda d’urto che ha proiettato il profilo del Tg1 al secondo posto assoluto per engagement nell’intero universo Rai, superato solo dal colosso inattaccabile del Festival di Sanremo.

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