ROMA (Francesco De Sio) – Dopo aver incassato il voto di fiducia del Parlamento, il presidente del consiglio Giuseppe Conte parte per il Canada. Oggi e domani il Premier parteciperà al G7 di Charlevoix, in Quebec, sotto la presidenza del premier canadese Justin Trudeau. Si tratta di un vero e proprio battesimo di fuoco per il nuovo premier, al suo primo appuntamento internazionale.
Il viaggio del Premier al G7
Conte non viaggerà a bordo dell’A340-500, l’aereo preso in leasing da Etihad e diventato famoso come ‘Air Force Renzi’. La scelta è ricadura infatti su un altro velivolo più piccolo della flotta di Stato. “La scelta sarà sempre quella che avrà un costo minore”, si spiega dallo staff del Premier. Una gesto ovviamente simbolico e in linea con l’immagine sobria che i responsabili della comunicazionedel M5S vogliono dare del nuovo esecutivo. Una volta in Canada però Conte e gli altri leader non se la passeranno proprio male. Il resort che ospiterà i big attesi per il G7 (il Manoir Richelieu, a La Malbaie) è dotato di 405 stanze, 5 piscine, 4 ristoranti, un casinò, un campo da golf e una vista mozzafiato sul fiume San Lorenzo.
Conte al G7, gli incontri in programma
Ma veniamo al dunque. Di cosa si parlerà al G7? E quali sono gli incontri che attendono il nostro premier? Conte ha già una serie di bilaterali fissati con la cancelliera tedesca Angela Merkel, con il premier giapponese Shinzo Abe e con il presidente francese Emmanuel Macron. Ma non è neppure escluso un faccia a faccia con il presidente americano Donald Trump.
Dalla Russia ai rapporti con l’Ue, la prima uscita di Conte
Giuseppe Conte dovrà dunque farsi conoscere dagli altri leader occidentali, di sicuro interessati – e forse anche preoccupati – da alcune sue posizioni non proprio ‘ortodosse’: a cominciare dall’atteggiamento molto morbido nei confronti della Russia di Putin ai rapporti non proprio idilliaci con l’Ue (Conte avrà un primo scambio di vedute con il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker). E poi c’è ovviamente il tema dei migranti su cui il governo gialloverde ha promesso una svolta netta.
Di cosa si parlerà al G7
Il G7 in Canada si preannuncia ad alta tensione soprattutto a causa della politica dell’amministrazione Usa di Trump sui dazi e sul nucleare iraniano. I sette grandi discuteranno anche della salute degli oceani, dei mari e delle coste, tema a cui sarà dedicata anche una seduta speciale a margine dei lavori, il 9 giugno, alla quale sono stati invitati esperti e leader di numerose organizzazioni internazionali. Altro tema al centro dell’agenda fissata dalla presidenza canadese è la promozione dell’uguaglianza di genere anche allo scopo di eliminare la povertà estrema e costruire un mondo più pacifico, inclusivo e prospero.