Scintille al G7, Trump attacca Trudeau: “Gli Usa non appoggiano il documento finale”

Il presidente americano infuriato per le parole del premier canadese

(FILES) In this file photo taken on April 4, 2018 shows Canadian Prime Minister Justin Trudeau speaks during a joint media availability with NATO Secretary General, Jens Stoltenberg in Ottawa, Ontario. Canadian Prime Minister Justin Trudeau signalled April 5, 2018 he saw a strong chance of reaching a deal with the US and Mexico to revamp the North American Free Trade Agreement. "We have a high chance of reaching a win-win-win deal for Canada, the United States and Mexico," Trudeau told reporters. "With the pressures of the elections in Mexico, and the US elections, if we could announce something at the Summit of the Americas, that would be great," he added, in reference to the April 13-14 gathering of regional leaders in Peru. / AFP PHOTO / Lars Hagberg

Quebec City (LaPresse/AFP) – Si è chiuso con un colpo di scena il G7 in Canada. “Ho dato istruzioni di non appoggiare il documento finale del G7“, scrive su Twitter il presidente degli Stati Uniti. Dopo due giorni di trattative ad alta tensione, Donald Trump ha ritirato la firma del documento congiunto definendo il premier canadese Justin Trudeauun disonesto e un debole“. “Noi canadesi siamo gentili, siamo ragionevoli, ma non ci faremo maltrattare“, è la frase pronunciata da Trudeau che ha fatto infuriare Trump.

Il vertice si conclude quindi con una rinnovata minaccia di guerra commerciale globale. Donald Trump tira in ballo i “dazi sulle auto che invadono il mercato americano“. In viaggio verso Singapore per il vertice con Kim Jong Un, dall’Air Force One il presidente Usa posta su Twitter l’annuncio shock: gli Stati Uniti non firmeranno le decisioni prese dai sette leader delle potenze industrializzate. La rottura con gli alleati potrebbe avere conseguenze imprevedibili.

La critica del premier canadese

Il premier del Canada, Justin Trudeau, in conferenza stampa a Charlevouix, ha criticato i dazi su acciaio e alluminio decisi da Trump contro Canada, Messico ed Europa. Tariffe che il premier Trudeau definisce “un insulto” per i canadesi, perché motivate dal presidente Usa con ragioni di “sicurezza nazionale”. “Ho detto direttamente al presidente americano che i canadesi non lasceranno facilmente che gli Usa vadano avanti con tariffe significative contro la nostra industria dell’acciaio e dell’alluminio. E non lasceranno che questo avvenga per presunti motivi di sicurezza nazionale”, ha affermato Trudeau.

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